Porsi sulla via del Signore |
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Vincenzo La Gamba Dice Gesù a Pietro: "Non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". È uno dei rimproveri più chiari e allo stesso tempo più duri che il Maestro rivolge al suo primo discepolo. Ciascuno di noi si deve porre questa domanda: Come posso io pensare secondo Dio? Io, francamente non posso, perchè so che Dio ha i Suoi pensieri e i Suoi progetto per il mio bene.
E se io non
penso come Dio, allora penso e vado dietro alle dicerie delle genti,
ai discorsi triviali delle persone, a tutte le suggestioni del mondo
che tendono a rifiutare le cose importanti per le cose non importanti. La verità. Dio non solo è amore, ma è verità. La nostra vita si deve costruire solamente sulla verità, perchè chi è un calunniatore, un bugiardo, un malpensante, pensa come gli uomini mediocri, non pensa come Dio, che è vita, verità e la via che conduce al bene. È importante mettersi sulla via del Signore, imparare a dire sempre la verità per essere degni di una vita secondo Dio e non secondo gli uomini. Il resto è tutta un' illusione, una chimera, un miraggio, una tentazione e, per ultimo, un fallimento. Quanti uomini falliti sono diventati utili a se stessi e alla società in cui vivono scegliendo il servizio a Dio, la povertà, la misericordia, la fame di giustizia, la mitezza, l' umiltà e la croce.
La croce del
discepolo di Dio non sono le fatiche, le malattie, il dolore
quotidiano. La croce è da scegliere, come scelta di vita spirituale. E
Gesù ci rammenta: "ricordati che chi vive solo per sè, muore; perchè
il vero dramma dell' uomo non è perdere la vita, ma non avere nulla
per cui valga la pena dare la vita.
Questo è lo
scandalo del nostro Cristianesimo. È pure uno scandalo se la pensiamo
come Pietro e ripetiamo a Gesù: "Senti Gesù, il mondo, da che mondo è
mondo, è pieno di problemi. Tu vuoi risolverli facendoti crocifiggere
sulla croce? Il mondo non sarà salvo per un crocifisso in più fra i
milioni di crocifissi della storia". La croce, secondo me, è il segnale massimo voluto e lanciato da Dio, il punto in cui convergono tutte le vie del mondo spirituale: le vie del cuore, le vie della terra e le vie del cielo, come dire che tutto è scritto in lettere di sangue e di amore, le uniche che non ingannano. Da che mondo è mondo, il colore del sangue è rosso in tutti gli esseri umani, senza distinzione di razza e di colore. Il rosso del sangue è quello del martirio e della morte. Questo voleva dire Gesù a Pietro nel Vangelo odierno. Gesù parla a Pietro della sua prossima sofferenza, del fatto che a Gerusalemme dovrà soffrire molto, sarà condannato, ucciso e poi risusciterà. Poi Gesù parla ai discepoli e dice loro tre frasi essenziali: "Rinnegate voi stessi", che significa trovare Dio al centro della propria esistenza; "prendete la propria croce", cioè: affrontate tutti i problemi della vita con serenità anche se è difficile superare tutte le prove e sopportare tutte le avversità che la vita ci offre quotidianamente; "seguitemi", inteso a camminare dietro a Lui, il Maestro, che ci insegna ad amare e non ci deluderà mai. Infine il richiamo alle nostre responsabilità: "Che cosa serve all' uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l' anima?"
È vero, dunque,
che abbiamo bisogno della luce e la guida dello Spirito Santo perché
ci indichi le vie del cielo, della vita e della terra, più che altro
che ci aiuti a capirle e soprattutto a viverle, con serenità ma con
estrema decisione. |
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Meditazioni:
«Porsi sulla via del Signore per imparare a dire la verità»,
Vincenzo La
Gamba - America Oggi, New York, Domenica 28 Agosto 2005 - XXII.ma Tempo Ordinario "http://digilander.libero.it/galatrorc/" |