Meditazioni

Gesù, sorgente di vita eterna
 

Vincenzo La Gamba

L' acqua serve per dissetare chi di sete ha bisogno. Questa volta è Gesù che, nel Vangelo di Giovanni, chiede alla donna Samaritana: "Dammi da bere", per arrivare all'acqua che Egli offre, acqua viva, che spegne la sete per sempre e diventi in chi beve "una sorgente che zampilla per la vita eterna".

Questo è il dono di Dio che la Samaritana ignora: la vita nella pienezza eterna per mezzo della fede di Cristo, il Messia stesso.

Ma soprattutto questo di oggi è sicuramente uno dei brani più belli della Sacra Scrittura. Sarà che l'autore di questo brano è Giovanni, l’Evangelista, che dei quattro, è il più profondo, il più attento ai particolari. È una pagina del Vangelo che racconta il cammino di conversione e di adesione a Gesù, di una donna, che rappresenta un popolo, i Samaritani, considerati lontani ed eretici da parte dei Giudei.

La Samaritana rivive a livello personale la stessa vicenda del popolo eletto; il suo cammino di fede è semplice e lineare. C'è in questa donna una progressiva crescita nella fede, ed è Gesù che prende l'iniziativa, provocandola con la prospettiva di un dono superiore ad ogni altro... e la donna si lascia attirare. Gesù promette "solo" un' acqua più desiderabile di quella terrena, un’ "acqua che zampilla per la vita eterna". La buona Samaritana si lascia convincere. E Gesù, da vero Profeta, legge nel cuore della donna, la quale crede che Gesù è il Messia ed il Suo è il Dio Padre, mentre il Figlio di Dio in terra, entra personalmente nella vita e nel cuore della donna. Si fa perfino messaggera di Lui presso i Samaritani, i quali "credettero in Gesù per le parole della donna".

Per capire ciò è necessaria la "luce" di Dio. Per questo motivo (e non solo) Gesù svela alla donna la Sua identità, fino ad arrivare alla manifestazione completa con le parole: "Sono Io il Messia".

Nel dialogo con la Samaritana, Gesù sviluppa una fine pedagogia catechetica.

Ritornando al tema biblico, sappiamo che l'acqua, nei libri profetici, è simbolo dei beni messianici e della sapienza.
Lo è anche per il cuore di ogni essere umano, assetato di felicità, perchè, purtroppo, l' insoddisfazione è una costante dell'essere umano. Per questo motivo la sete può acquistare vari significati, alcuni materiali, altri spirituali.

La domanda che ci dobbiamo porre per la nostra riflessione domenicale, mi pare appunto questa: "siamo assetati o dissetati di Dio?"  Siamo assetati dell'acqua vera che "zampilla per la vita eterna", oppure ci siamo dissetati delle tante "acque" che il mondo ci propone?  Solo Gesù, acqua viva, può dissetare la nostra sete di verità, di amore e di vita. Egli può colmare il nostro desiderio di assoluto, di vita senza fine. La vera acqua che disseta la nostra sete di Dio è Gesù di Nazareth, riconosciuto come Profeta, Messia e Salvatore del mondo. Ecco allora la nostra missione nella quotidianità della nostra esistenza: smascherare le false ricette della felicità, della verità e dell' amore e proporre Gesù, acqua viva, come centro della nostra esistenza. E nel frattempo, ricordarci che essere assetati di Gesù è l'atteggiamento giusto per essere i testimoni della Sua parola. Questa è  la nostra missione.

A conferma di ciò, rileggiamo i passi del Vangelo odierno per apprendere quella che è stata la missione della Samaritana. Quell' incontro con Gesù ci insegna che, una volta, conosciutoLo bisogna "trasmetterLo" ad altri. Notiamo che la donna si allontana, senza la brocca, lasciata al pozzo, quasi ad indicare che solo presso Gesù c'è acqua viva. È questo il vero punto saliente di tutto il brano evangelico di oggi. Infatti la sua fede, in fase embrionale si rafforza e rafforzandosi va a comunicare ai suoi conoscenti questa notizia: "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ha fatto. Che sia forse il Messia?".

Si lo era, cara donna Samaritana. Tu che volevi attingere l'acqua dal pozzo, hai trovato la vera acqua viva di cui avevi bisogno. Noi la stiamo cercando quell'acqua viva, senza la quale non possiamo salvarci, ma con la quale troveremo la via della salvezza. Acqua equivale a salvezza perchè l'acqua disseta e l'acqua è il simbolo predominante della nostra cristianità e della sapienza di Dio.

 

Meditazioni: «Gesù, sorgente di vita eterna»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 27 Febbraio 2005 - Terza di Quaresima
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