Meditazioni

BATTESIMO:
IDENTIFICAZIONE DELL’ESSERE CRISTIANO

 

Vincenzo La Gamba

Non molto tempo fa,  un signore, non di fede cattolica, mi chiese come si diventa cristiani cattolici. Gli ho detto che serve il Battesimo, che è il primo dei sette Sacramenti della religione cattolica cristiana. Ho poi  aggiunto che il Battesimo equivale ad una I.D. (carta d' identità), cioè la prima identificazione dell'essere cristiani.
Come l'Epifania rappresenta la "manifestazione della divinità di Dio", così il Battesimo del Signore (che ce lo ricorda Matteo, nel suo odierno Vangelo) è l' identificazione di "Gesù come Messia e Figlio di Dio".  Allo stesso modo il Battesimo cristiano (prefigurato in quello di Gesù) e la nostra adozione filiale (da parte di Dio), costituiscono la nostra carta di identità come discepoli e seguaci di Cristo, cioè la continuità.

Non necessariamente però un pezzo di carta (che viene riempito prima e dopo il rito battesimale dal sacerdote), rappresenta la "status" di noi cattolici credenti.

Cosa vuol dire ciò?  Significa che si può avere la carta d' identità di cristiano e subire una crisi d' identità cristiana. In questo bisticcio di parole c'è una profonda verità. C'è una tendenza che categorizza i battezzati come "cristiani dimissionari", cioè di quelli che non vogliono saperne della Chiesa e dei Suoi Sacramenti. 

Questa categoria di persone vedono nel Sacramento del Battesimo l' imposizione di un rito religioso più che un' offerta di grazia da parte di Dio e della Chiesa.

"I miei genitori non mi hanno consultato prima di battezzarmi", ha detto qualcuno a me, come per dire "io ero piccolissimo e non potevo capire.....".

Cosa si può capire dopo pochi mesi dalla nascita, è fuori dal mio comprendere le cose, però a queste persone posso dire che nemmeno prima di dare loro la vita, che è il bene più grande che Dio ha concesso a noi, i loro genitori li hanno consultati.

Quando uno, poi,  nasce, i genitori gli impongono un nome ed un cognome che il bambino certamente non è in grado di scegliere e che, tuttavia, rimane come identificazione personale ed anagrafica per tutta la vita.
Nella lettura Evangelica odierna viene imposta la più sublime testimonianza su Gesù da parte di Giovanni il Battista, perchè egli (cugino di primo grado) nel momento in cui riconosce Gesù sulle rive del Giordano, assiste alla discesa dello Spirito Santo, in forma di colomba, udendo pure la voce del Padre: "Questi è il Figlio mio prediletto".  Ecco la massima testimonianza messianica su Gesù, Figlio di Dio, e le credenziali per la Sua missione profetica.

È impressionante la sobrietà con cui i tre Vangeli sinottici descrivono la scena.  Il fatto è "riletto" alla luce della fede pasquale della prima comunità apostolica ed arricchito teologicamente con riferimenti profetici ed apocalittici, propria dei racconti nell' Antico Testamento, quando Dio si "rivela" all' uomo.

Secondo la liturgia, il Battesimo di Gesù "manifesta il mistero del nuovo lavacro" (prefazio), il Battesimo in acqua e Spirito Santo che tutti abbiamo ricevuto. Oggi ci è offerta una salutare opportunità per rivedere il nostro progetto personale di credenti, giacchè, attraverso il sacramento del Battesimo che abbiamo ricevuto, partecipiamo al mistero pasquale di Cristo, cioè alla Sua morte e Risurrezione, che Gesù chiamò ripetutamente "Battesimo di Fuoco" (espressione che è rimasta sempre nella nostra mente, fin da bambini).

Oggi è allarmante, però,  il numero dei battezzati che ignorano come e perchè lo sono, e di altri che vedono nel loro Battesimo un peso indesiderabile. Ebbene, partendo dal Battesimo del Signore, oggi cerchiamo la nostra identità cristiana "nel" Battesimo attraverso la fede in Cristo dentro la Comunità della Chiesa.
 

Meditazioni: «BATTESIMO: IDENTIFICAZIONE DELL’ESSERE CRISTIANO»,  Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 9 Gennaio 2005 - Battesimo del Signore
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