Tempo d’Avvento: leviamo lo sguardo a Dio |
|
Vincenzo La Gamba Una delle caratteristiche della manifestazione dell'Avvento è quella di ricordare il Natale (manca poco meno di un mese) nella sua essenza, cioè l'Incarnazione di Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo. È un periodo preparatorio alla festa che a tutti piace. Dal punto di vista religioso è il perpetuarsi della nascita di Gesù Bambino, salvatore del mondo. È il periodo in cui tutti diventano buoni; è il periodo in cui la maggioranza dei cattolici va a messa (l'altra festa riguarda la Pasqua); è il periodo del consumismo più accecato e su questo punto vorrei soffermarmi. Due le domande chiave: Gesù Cristo viene in mezzo a noi questo Natale: siamo disposti ad accoglierLo come si deve? Cristo nasce: ma è già nato nei nostri cuori? Natale, badate bene, non è una ricorrenza di un giorno. È una stagione di riflessione che si estende in un mese, ma lo spirito dovrebbe penetrare nella mente e nei cuori delle persone tutto l'anno. Se così fosse il mondo cambierebbe. Ma è davvero cosi?
No.
Il Natale è diventato un periodo di shopping nei negozi, non un
periodo di contemplazione.
Insomma il Natale è business, un business che ha il (sopr)Avvento su
tutto il periodo dell'Avvento. Succede sempre che il metro per misurare l'amore che viene da questa festa è più corto ogni anno che passa. La domanda è scontata; Come si cresce nell'amore? Non certo misurando l'amore con il metro della vanità, della superbia, dell'invidia, della gelosia, della calunnia. Gesù nell'odierno Vangelo ci esorta così: "alzatevi e levate il capo perchè la vostra liberazione è vicina!" Ma di quale liberazione parla Gesù? Parla di una presa di coscienza il cui comune denominatore è la fede, tramite la quale si acquista questa voglia di alzarsi assieme al bisogno di non abbattersi mai. Pensare al consumismo e non alla fede durante il periodo dell'Avvento significa non andare lontano, perchè rischiamo addirittura di non sapere vivere, di non sapere in quale direzione andare. Il tempo dell'Avvento non è alzarci la mattina per fare lo shopping natalizio, ma alzarsi e levare lo sguardo a Dio, in modo che il nostro sguardo sia in senso verticale e non orizzontale. Il nostro è diventato uno sguardo piatto, fisso all'orizzonte: cosa farò un mese, sei mesi un anno? Levando lo sguardo abbiamo modo di "guardare" Gesù. Ecco perchè viene Gesù Bambino a Natale: per convertirci e farci capire che è venuto il tempo della veglia e della preghiera. Essere sempre desti, vegliando in preghiera, è un atteggiamento esistenziale e liberatore per tutta la vita del cristiano e condizione per riattivare le virtù teologali.
La vigilanza è speranza attiva; è fede che si esprime nel lavoro,
nella famiglia e nella vita di ogni giorno. È inquietudine che ci
punge quando c'è tanto da trasformare per costruire un mondo migliore,
sicuramente senza fame e senza guerre; un mondo dove tanti nostri
fratelli aspettano una mano amica. Il messaggio dell'Avvento è
questo: che tutti i nostri fratelli e sorelle in Cristo possano
davvero contare su di noi, che volgiamo lo sguardo a Chi da noi si
aspetta tanto. |
Meditazioni:
«Tempo d’Avvento: leviamo lo sguardo a Dio», Vincenzo La
Gamba - America Oggi, New
York, Domenica 28 Novembre 2004 - Prima di Avvento
"http://digilander.libero.it/galatrorc/"