Vieni Santo Spirito! |
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di Vincenzo La
Gamba Cosa vuol dire e che cosa hanno provato gli Apostoli in quel momento? Sicuramente hanno avuto una travolgente esperienza dell' amore di Dio. Tutti quelli che lo ricevono testimoniano che il primo effetto che lo Spirito produce è quello di sentirsi amati da Dio, di un amore infinito che ha del tenero.
Ma abbiamo tutti lo Spirito dentro di noi? Uno dei
problemi più veri del nostro tempo è la carenza di Spirito, cioè la
mancanza totale dello Spirito Santo che apporta depressione,
insoddisfazione, tristezza. Queste persone vivono una vita incolore,
una vita senza significato, una vita dai limiti infiniti.
Fondamentalmente questa gente vuole essere infelice e vuole condurre,
per propria scelta, una vita miserabile, arida e piena di incognite. Si dice spesso che la terza persona della Trinità, appunto lo Spirito Santo, sia il grande dimenticato, cioè colui che non è assente, ma passa sotto silenzio. Ma così non è stato quando cinquanta giorni dopo la Pasqua, gli Apostoli ricevettero dal Signore il dono dello Spirito Santo. È la Pentecoste l' ora più sublime che gli Apostoli hanno avuto come testimoni dell' amore di Dio, che gli ha consegnato un' eredità spirituale che ancora oggi noi abbiamo come credenti. È stata l' ora in cui la fede cristiana è nata per essere perpetuata nei secoli. Se così non fosse la Chiesa nei duemila anni di storia non sarebbe stata tormentata dagli eretici, che proprio non condividevano la presenza dello Spirito Santo come terza persona del mistero trinitario. Se così non fosse la nostra religione non sarebbe sopravvissuta venti secoli, perchè essenzialmente i primi cristiani erano coscienti di quanto avvenne nel giorno della Pentecoste. Il tutto non era certamente frutto della loro intelligenza od ignoranza (a secondo dei casi), della loro volontà ma dalla volontà dello Spirito, che altro non è che l' eredità spirituale di Dio all' uomo. Lo Spirito Santo non è magia: è energia spirituale che trova sfogo nelle anime dei difensori delle fede cristiana, che ha sorretto i Santi nella loro più intime relazioni spirituali con Dio, che ha giovato a chi si è convertito non vedendo lo Spirito Santo ma sentendolo dentro per attualizzare il disegno di Dio. Lo Spirito Santo cambia la personalità e l' attitudine dell' uomo: in meglio naturalmente. Cambia radicalmente gli abissi del cuore perchè esso diventa fondamentale presenza quotidiana e per questo motivo è una compagnia indispensabile nel percorso della nostra esistenza. Benedetti, quindi, quelli che lo ricevono, lo sentono, lo coltivano, al contrario di chi non ha questo dono del Signore. Durante questo grande giorno milioni di credenti celebrano la Pentecoste. È necessario questa domenica (e non solo questa) invocare, come non mai, lo Spirito Santo affinchè diventi apportatore di una duratura pace nel mondo, in un periodo così turbolento che sta minacciando l' umanità con continue e violente guerre, l' orribile terrorismo, che sono niente nemmeno alla fame che esiste negli sperduti angoli dell' universo. Perchè non sperare che lo Spirito Santo penetri nei cuori di pietra delle persone che si dichiarano leaders di pace e poi fomentano la guerra in nome di una giustizia che non è tale? Raggruppiamo leaders di nazioni ricche e povere… Se, giustamente,nella storia religiosa dell' umanità, la Pentecoste va collocata come una delle più grandi rivoluzioni spirituali a testimonianza dello Spirito Santo, allora è inevitabile non dare ragione alla speranza se essa si identifica nella fiamma della Pentecoste, che non deve essere ardente solo oggi, ma sempre.
Concludiamo con la preghiera paolina che vuole essere,
appunto, la speranza del nostro domani: "Vieni Santo Spirito! Riempi
il cuore dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco del tuo amore!". |
Meditazioni:
«Vieni Santo Spirito! Riempi il cuore dei tuoi fedeli ed accendi in essi il
fuoco del tuo amore!», di Vincenzo La
Gamba - America Oggi, New York, Domenica 30 Maggio 2004 - Giorno di
Pentecoste
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