Sperare é essenziale, purchè la speranza sia fortificata nella fede |
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di Vincenzo La
Gamba Ed é attraverso quella luce che i Re Magi trovano ed adorano il Salvatore, portandoGli in dono oro, incenso e mirra. Epifania significa letteralmente "manifestazione di Dio" e per essere più vicini alla traduzione dei tempi Epifania é "la festa della rivelazione". Gesù si é finalmente rivelato all'uomo. Gesù viene incontro all'uomo, colmando l'aspettativa innata e multisecolare degli esseri umani.
L'odierna solennità é incentrata sulla luce di Dio,
attraverso la quale si arriva alla salvezza. Come ci si arriva? I Magi, d'altro canto, incarnano la figura dell'uomo che spia la presenza di Dio nei segni dei tempi. Con i Re Magi immaginiamo noi stessi credenti, che cerchiamo Dio senz'altra traccia che la pallida luce di una stella. Loro sono come modello per noi pellegrini attuali della fede e della speranza. Gli antropologi sottolineano oggi l'atteggiamento di attesa e di speranza come qualcosa di costitutivo dell'essere umano. Sperare é essenziale per l'uomo, specialmente se la speranza é fortificata nella fede. Così il padre di famiglia, come la madre, il bambino, l'adolescente, il giovane, l'adulto e perfino l'anziano, ognuno vive la sua illusione segreta, la sua intima speranza.
A ciò si deve aggiungere che Gesù Cristo é la ragione e
l'oggetto del nostro sperare: nessun altro ci può salvare! Per costruire un mondo migliore si devono progettare delle solide fondazioni le cui basi sono cementate nella quotidiana preghiera. La Chiesa prega sempre per la pace dei popoli e la fratellanza universale per condurre l' uomo alla salvezza universale di Dio. La Chiesa educa i bambini, gli adolescenti ed i giovani alla solidarietà, al rispetto e all'amore verso gli altri, di qualunque colore, estrazione od ideologia siano.
In breve, per mostrare al mondo che la Chiesa stessa é
sacramento (oppure segno) universale della salvezza. Per servire il Signore bisogna essere in pace con il proprio cuore. Chi é in pace con se stesso capisce pure che il mondo ha bisogno di pace. "La pace - ha scritto il Cardinale Martini in occasione della Festa di Sant'Ambrogio, circa tre anni fa - non é solo assenza di conflitto, cessazione delle ostilità, armistizio. Pace é frutto di alleanze durature e sincere ("enduring covenants" e non solo "enduring freedom") a partire dall'Alleanza che Dio fa in Gesù Cristo perdonando l'uomo". Ecco, la festa dell' Epifania é riconoscere il Salvatore, amarLo con estrema serenità e tranquillità d' animo. Egli si rivela, non si vela a noi. Epifania significa speranza per quel mondo migliore che tutti si auspicano, ma che i potenti della terra non vogliono. É perfetta la chiave di lettura di oggi imperniata sulla manifestazione del Signore a tutte le nazioni.
Nella prima lettura si nota la visione luminosa del Profeta Isaia
("la gloria del Signore brilla sopra di te"), che viene realizzata nei
Magi d' oriente, "stranieri" che, guidati dalla stella, trovano il Re
dei giudei che é nato e lo adorano, offrendoGli allo stesso tempo i
loro doni (Vangelo di Matteo). Così avviene la rivelazione del
"mistero" o progetto di salvezza per tutti i popoli ("Tutti i popoli
sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità”). |
Meditazioni:
«Sperare é essenziale, purchè la speranza sia fortificata nella fede», di
Vincenzo La Gamba - America Oggi, New York, Domenica 4/Martedì 6 Gennaio
2004 - Epifania del Signore
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