Meditazioni

Gesù Bambino è arrivato tra di noi!
 

 

di Vincenzo La Gamba


Chissà quanti cristiani hanno la festa preferita nel Natale. Io sono uno  di quelli. San Pio di Pietrelcina la racconta con queste semplici parole: "Tutte le feste della Chiesa sono belle... la Pasqua, sì, è la glorificazione.... ma il Natale ha una tenerezza, una dolcezza infantile che mi prende tutto il cuore".

E che dire della Beata Madre Teresa di Calcutta, che celebrava il Natale per essere più vicina ai poveri, cioè presso coloro che, in quella giornata, avevano bisogno del suo amore più che in ogni altra festività dell'anno?
Ho letto tanto su Madre Teresa e non mi stanco di leggere tutto quello che parla di lei. In coincidenza della Sua Beatificazione ho letto due Sue belle storie incentrate sul Natale, che vanno sicuramente raccontate.
La prima l'ha raccontata Monsignor Paolo Hnilica al giornalista Renzo Allegri.

Il prelato di origine slovacca passava il Natale con Madre Teresa presso il Suo Convento delle Suore della Carità. Una sera di vigilia, ricorda al giornalista italiano, egli si trovava a Calcutta e dopo avere consumato un cena frugale assieme  a Madre Teresa, si sente qualcuno che bussa alla porta.

Una delle sorelle va ad aprire e ritorna con un cestino avvolto da un panno bianco.

"È stata una donna, che poi è fuggita, a darmelo, spiega la giovane suora a Madre Teresa, che prende il cestino in mano, dicendo: "Sicuramente è una benefattrice che si è ricordata di noi per Natale".

Rimuove il panno e i Suoi occhi si spalancano di felicità: "È arrivato Gesù Bambino tra di noi!", disse contenta, col sorriso sulla labbra alle altre suore, che, gridando per la gioia, svegliarono l'infante.

Era nato da qualche giorno. La madre lo ha abbandonato chissà per quale ragione, ma, in quel momento, era in custodia di una Madre vera, la madre delle Madri, che, commossa, fino alle lacrime agli occhi, disse così: "Guardate tutti: Gesù Bambino è venuto in mezzo a noi stasera! Il Natale è veramente completo.  Ringraziamo Dio per questo regalo stupendo!"

Precedentemente Madre Teresa passava il Natale nell'Istituto dove ha insegnato per 17 anni consecutivi alle ragazze delle famiglie ricche di Calcutta. Ed era una ricorrenza tradizionale, anche se Ella trovava il modo di visitare i poveri il giorno di Natale e portare loro qualche regalino. Per Lei, comunque, il regalo più grande era quello di essere vicino a loro.

Si racconta che quando Papa XII diede a Madre Teresa il permesso di fondare il Suo Ordine di Suore della Carità, la Madre dei poveri aspettò il giorno di Natale del 1948, prima di iniziare il Suo Apostolato.

Madre Teresa sostenne sempre che il Natale "rappresenta l'essenza della nostra fede, perché Gesù si è incarnato per noi".

Racconta Madre Teresa che il giorno di Natale del 1948 visitò la zona depressa di Motijhil, la stessa area, in cui si trovavano i bambini poveri che per 17 anni aveva Lei visitato in occasione della festa natalizia. Rimase tutto il giorno a Motijhil a socializzare con le mamme e solo a sera si accorse che non aveva un posto per dormire. Era l'inizio del Suo Apostolato a favore dei poveri. Non perdendosi d'animo "ho girovagato tutta la notte - racconta Madre Teresa - così come fece Maria prima di dare luce a Gesù Bambino. Finalmente trovai una donna, che mi affittò una catapecchia per cinque rubli al mese".

Il 26 dicembre trovò cinque bambini a cui insegnare, senza lavagna, senza libri, nè sedie. Non c'erano pavimenti e con un pezzo di legno tracciava i numeri e le lettere dell'alfabeto sul terreno esposto. Dopo tre giorni i bambini aumentarono fino a venticinque e alla fine di dicembre divennero quarantuno.

Sullo stesso suolo Madre Teresa costruì, successivamente, una scuola per 500 studenti.

"Dopo quell'esperienza  - disse Madre Teresa - ho celebrato l'inizio di ogni mio lavoro durante il periodo di Natale".
Non c'è da aggiungere altro a queste due  semplici storie, straordinarie  solamente nella loro veridicità, perché poi tutti sappiamo chi è diventata Madre Teresa,  per noi, per i poveri e per la Chiesa.

Solo una riflessione. Se decidiamo di cambiare e convertire i nostri cuori facciamolo a Natale, il periodo più dolce e tenero per diventare dolci e teneri  con tutti  e per tutti gli anni a venire.
 

 

Meditazioni: «Gesù Bambino è arrivato tra di noi!»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 28 Dicembre  2003 - Festività del Natale
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