Meditazioni

Vieni Spirito Divino, riempi il cuore dei tuoi fedeli!
 

 
di Vincenzo La Gamba


Sono trascorsi cinquanta giorni dalla Pasqua e ci troviamo a celebrare oggi la Pentecoste, la festa dello Spirito Santo. Per gli ebrei era la festa delle Settimane al tempo della mietitura. Per i cristiani la Pentecoste è la nascita della Chiesa.

Si dice spesso che per i cristiani lo Spirito è il grande dimenticato, cioè colui che non è assente ma passa sotto silenzio.

Lo Spirito è quell'elemento invisibile che noi lo rendiamo visibile attraverso lo specchio della nostra anima. È la terza persona del mistero della Santissima Trinità, che significa quasi sempre presenza ed azione di Dio, tanto nella persona e nella vita di Gesù dall'Incarnazione fino alla Risurrezione, che nella vita interiore e nell'attività Apostolica della Chiesa e dei suoi fedeli.

Se vogliamo definire questo elemento invisibile che è lo Spirito Santo diciamo pure che è il dono di Cristo risorto alla Chiesa, che è il Suo corpo; è lo Spirito di Gesù in noi; è la nuova dimensione personale e comunitaria di discepoli di Gesù, cristiani, figli di Dio e fratelli tra di noi.  È, soprattutto, il "noi" trinitario e la coscienza ecclesiale.

Ma tutti  hanno lo Spirito dentro di loro?

Uno dei problemi più veri del nostro tempo è proprio la carenza di Spirito. Si vuole essere, non so se per scelta o per ignoranza, "comunemente infelici" proprio perchè la gente, non avendo lo Spirito, si sente vuota, triste, depressa  ed intimamente insoddisfatta.

Essi vivono una vita senza significato, impotenti di fronte alla loro immensa sete di felicità, perchè carenti di Spirito: manca loro la parte esistenziale divenendo perciò persone molto limitate.

In verità anche i discepoli di Gesù crescevano nella paura prima dell'apparizione di Gesù Risorto.  Scrive Giovanni: "Erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei" ( Gv 20, 19 ).

Come dire: gli Apostoli erano paralizzati dal timore. Mancava loro la presenza di Gesù ed il dono dello Spirito Santo che Egli infuse con la Sua visita. Questa è la verità di fondo: nella misura in cui manca lo Spirito, aumenta la nostra paura, l'apatia e il dubbio.

Nella lettura odierna del Vangelo San Paolo nella lettera ai Romani dice: "... Lo Spirito Santo intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poichè Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio" (Paolo 8, 25,27).

Nella storia religiosa dell'umanità la Pentecoste va collocata come una rivoluzione spirituale a testimonianza dello Spirito Santo che dà ragione alla nostra speranza.

Ma veramente procediamo secondo lo Spirito?

È la domanda che ci poniamo  sempre ed inevitabilmente nella solennità che oggi celebriamo.

Milioni di credenti nel mondo celebrano oggi la Pentecoste.

Bisogna vedere se la fiamma della Pentecoste si spegnerà domani o se invece essa rimarrà in noi per tutto l'anno.  Concludiamo con la preghiera Paolina, che vuole essere pure la speranza del nostro domani:  "Vieni Spirito Divino! Riempi il cuore dei tuoi fedeli ed accendi in essi il fuoco perenne del tuo amore
 

 

Meditazioni: «Vieni Spirito Divino, riempi il cuore dei tuoi fedeli!»,  di Vincenzo La Gamba - America Oggi,  New York, Domenica 8 giugno 2003 - Pentecoste
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