Meditazioni |
Gesù |
di Padre Al
Barozzi Il Cristo Risorto è sempre presente nella Chiesa, specialmente nei sacramenti pasquali, cioè nell'Eucarestia. In essa noi Lo riconosciamo come il Cristo Crocifisso e Risorto, che ci accompagna nel nostro pellegrinaggio nel mondo. Lo riconosciamo, non separati l'uno dall'altro, ma tutti insieme. La comunità cristiana, che si raccoglie per spezzare il pane, è il segno dell'umanità nuova, purificata nell' amore. Esso deriva dal Figlio di Dio, vittima di espiazione dei nostri peccati. Siamo fratelli e sorelle, dotati dell' identica e della più grande dignità, che è quella di essere figli e figlie di Dio. Parte da qui la carità vicendevole e la speranza di essere un giorno in comunione con Gesù Risorto. Proviamo a parlare della rinnovata giovinezza spirito. Con gli anni che trascorrono ci accorgiamo di diventare più vecchi, ma nella vita interiore rimaniamo giovani, perché condividiamo la Risurrezione di Gesù. Nella prima lettura, presa dagli Atti degli Apostoli, San Luca spiega che, dopo lo strazio della passione, sopportata per compiere il piano divino, misterioso e salvifico, Gesù è risuscitato dal Padre. Così, quello che era parso un fallimento è invece il risultato di una riuscita. Adesso quello che veramente importa è di accogliere tutta la grazia contenuta nel mistero della morte e della Risurrezione. Non sappiamo per quale ragione Dio abbia, per la salvezza dell' uomo, scelto il cammino della croce: appartiene al Suo segreto insondabile. Di fatto dalla croce fluisce la grazia che ci riconcilia a Lui. La seconda lettura tratta dalla prima lettera di San Pietro, afferma che siamo stati liberati dal peccato con un prezzo altissimo, impensabile: il Sangue di Gesù. Ne proviene che siamo stati amati allo stesso modo con un amore grande, immenso, se il Figlio di Dio ha dato per noi la Sua vita. Dunque l'uomo deve ben contare agli occhi di Dio, se per liberarlo Gesù è morto in Croce. È un disegno, come dice San Pietro, che è stato oggetto della scelta divina già prima della fondazione del mondo: disegno eterno, manifestatosi "negli ultimi tempi per voi". Cioè per tutti noi e per ogni uomo che in Gesù è stato concepito e salvato. Nel Vangelo di San Luca si parla che i discepoli di Emmaus sono guidati da Gesù a rileggere la Scrittura e a trovarvi che la passione sopportata dal Signore, per entrare nella gloria, non è stata un incidente imprevisto e contrario al disegno di Dio, ma ne è stato il compimento. Questa provvidenza della passione ora prosegue in noi, non senza suscitare incomprensione a motivo della tardezza ed ottusità del nostro cuore. Dobbiamo anche noi tornare alle Scritture per attingervi conforto alla fede e alla speranza. Dobbiamo chiedere a Gesù che si Lui ad introdurci in esse ed a spiegarcele in modo tale che ci arda il cuore, come ai Suoi discepoli. Osserviamo
poi che Gesù è riconosciuto alla frazione del pane, alla
Eucarestia: là
è avvertita la Sua presenza e la Sua compagnia. |
New York, 14 Aprile 2002
Terza Domenica di Pasqua