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di Umberto Di Stilo
GALATRO
- Unanime cordoglio ha destato in paese la notizia che a
Verona, dove si era recato per cure specialistiche, si è
spento Don Agostino Giovinazzo, 56enne e da circa 28
parroco di Galatro. Aveva lasciato il paese ed i suoi
parrocchiani mattina del 5 febbraio e da allora aveva
fortemente sperato di debellare il male che,
improvvisamente, gli era esploso dentro per tornare in paese
e riprendere il suo ministero sacerdotale.
Voleva tornare per "riabbracciare fraternamente
tutti", e sottolineava quel tutti perché,
specie negli ultimi cento giorni di assenza, anche da parte
di chi è poco abituato a frequentare la chiesa, aveva
ricevuto manifestazioni di stima e di affetto che lo avevano
psicologicamente aiutato a superare i difficili momenti
della dolorosa terapia. "Avere
tanti amici ed estimatori è stata una bella sorpresa per
me",
scriveva al Sindaco nei giorni immediatamente successivi
alla Pasqua. Anche per questo voleva tornare a Galatro. Ma
non ce l'ha fatta, per cui, adesso, sono veramente tutti i
suoi parrocchiani che, senza distinzione di ceto e di età e
con gli occhi lucidi ed un nodo alla gola, stanno per
raccogliersi in preghiera attorno alla sua bara.
Piangono l'amico e la guida spirituale; piangono il parroco
che nella più assoluta discrezione ed in perfetta conformità
al dettato evangelico, ha operato facendo in modo che
"la mano destra non sapesse ciò che faceva la
sinistra". Estremamente riservato e timido, ha mirato
all'essenziale, trovandosi sempre vicino a chi aveva bisogno
di una parola di conforto; dimostrandosi pronto a mediare
delicate situazioni familiari e parenterali e, non ultimo, a
risolvere i problemi dei quali erano protagonisti i giovani.
Si, perché il futuro dei giovani parrocchiani ha sempre
costituito il più concreto impegno sacerdotale dell'attento
parroco che ha improntato il suo ministero all'efficacia
della parola ed alla concretezza della pratica evangelica.
Tant'è che, pur operando nella più assoluta riservatezza,
nel tessuto sociale di Galatro ha lasciato tracce
difficilmente cancellabili.
Ordinato sacerdote l'8 dicembre del 1971, Don Agostino
Giovinazzo, nel 1974 prese possesso della parrocchia
"San Nicola" di Galatro. Successivamente, nel
1983, in seguito al decreto di unificazione delle due
antiche parrocchie locali, ha assunto la guida spirituale
anche dei fedeli della soppressa parrocchia di Santa Maria
della Montagna.
Uomo
di profonda cultura umanistica e teologico-filosofica, ha
ricoperto diversi incarichi di fiducia all'interno
dell'organizzazione diocesana e, da diversi anni, era
docente presso l'istituto superiore di Teologia di Palmi.
La sua salma arriverà da Verona nel tardo pomeriggio di
martedì ed i fedeli hanno predisposto che la veglia funebre
e di preghiera si tenga nella Chiesa della Montagna. Da qui,
mercoledì mattina, in corteo, la bara sarà trasferita
nella chiesa parrocchiale "San Nicola" dove alle
ore 16 sarà concelebrato il rito funebre.
Per mercoledì il Sindaco ha proclamato il lutto cittadino.
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