IL DIBATTITO SUI MEDIA "THE WALL
STREET JOURNAL" |
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Avvenire «L'Inquisizione laicista d’Europa": così il Wall Street Journal spiega ai suoi lettori il caso Buttiglione. Mister Buttiglione, racconta il primo giornale finanziario del mondo, ha «fatto distinzione tra moralità e diritto positivo, una distinzione a quanto pare troppo sottile per i suoi esaminatori». E cita l’interessato: «Molte cose che non sono perseguite dalla legge possono essere considerate immorali. Io penso che l’omosessualità è un peccato, ma non un delitto penale. Lo stato non ha il diritto di ficcare il naso in questo campo». Commenta il giornale americano: «Quella di Mister Buttiglione è la più forte difesa della libertà personale e del diritto di perseguire i propri orientamenti sessuali senza interferenza dello stato. Ma ciò non è bastato ai parlamentari europei i quali, quando parlano di uguaglianza di diritti, in realtà intendono i diritti di gruppi d’interesse particolare». Lo hanno dipinto come un «fanatico religioso», mentre Buttiglione ha detto queste testuali parole: «Credo nella libertà, che significa non imporre agli altri quel che uno considera giusto. Perciò, se mi chiedete se proporrò una direttiva che legalizzi le famiglie omosessuali, la mia risposta è no». Buttiglione ha ragione, giudica il Wall Street Journal, a sostenere che il matrimonio gay non può né deve essere imposto a livello europeo. E registra con lode un’ultima frase dell’interessato: «Non prostituirò la mia coscienza per un posto nella Ue». «A nostro parere, Buttiglione sarà uno splendido commissario». |
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Europa: «IL DIBATTITO SUI MEDIA "THE WALL STREET JOURNAL". Distinzione tra moralità e diritto», Avvenire, Giovedi 14 ottobre 2004 |