Anche in Usa il partito dei giudici
Hanno rinviato il voto
per sostituire il governatore della California, vengono accusati di
interferenze politiche. Sono i magistrati (con l’elmetto) liberal
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di
Lorenzo Albacete La decisione di rimandare il voto sul procedimento di revoca contro il governatore Gray Davis presa dalla Corte d’Appello californiana sembra confermare l’analisi che Robert Bork fa dell’attuale attivismo giudiziario nel suo nuovo libro, intitolato Coercing Virtue, The Worldwide View of Judges. La previsione dei padri fondatori Questa polemica tra attivismo e moderazione giudiziaria non è, ovviamente, nuova. Di fatto, è una componente essenziale della perenne controversia che alimenta la ricerca americana della libertà, e riflette la “implicita ambiguità” di alcune parti della Costituzione sulle quali i padri fondatori non riuscirono a trovare un accordo, lasciandone il compito alle generazioni future. Non posso credere che i padri fondatori si illudessero che i futuri americani non sarebbero ricorsi a tutti i mezzi e i trucchi possibili per favorire i propri interessi particolari e le proprie opinioni. Speravano semplicemente che il sistema da loro elaborato fosse abbastanza solido per resistere a queste manipolazioni. E così è stato. I conservatori ben raramente hanno bisogno di ricorrere all’attivismo giudiziario per promuovere la propria politica sociale, perché presuppone la necessità di affrontare questioni e circostanze nuove non esplicitamente (o anche implicitamente) previste e considerate dalla Costituzione. Per favorire le proprie opinioni, ai conservatori basta soltanto insistere sulla “neutralità” della Costituzione a proposito di una certa questione, fare appello alla moderazione giudiziaria, e sperare che il conservatorismo politico sia abbastanza forte per ostacolare e neutralizzare i programmi dei liberal. Ciononostante, esiste anche un attivismo giudiziario di stampo conservatore, la cui influenza si dimostra ad esempio nelle decisioni che hanno fatto rinviare così a lungo il riconoscimento legale dei diritti degli afro-americani e di altre minoranze (la American Constitutional Society pubblica oggi un Judicial Activism Bullettin per documentare le tesi e le iniziative dell’attivismo giudiziario conservatore). Conservatori di sinistra In realtà, nuovo è il fatto che ora i liberal stiano usando l’attivismo giudiziario per opporsi allo “spostamento verso destra” della politica americana cominciato con la presidenza Reagan. L’attuale attivismo giudiziario dei liberal è il frutto del rifiuto che il popolo americano ha espresso nei confronti della ideologia di sinistra che ha investito il partito Democratico dopo la guerra del Vietnam e la vittoria del movimento per i diritti civili. Entrambe queste cause vennero alla fine sostenute dalla maggioranza degli americani, ma quando la sinistra cercò di sfruttare questo trionfo liberal per promuovere il proprio programma ideologico, quella stessa maggioranza si tirò indietro; e in questo modo cominciò il dominio del partito Repubblicano. Ancora oggi, questo partito viene appoggiato non perché la maggioranza degli americani sia conservatrice, ma perché si oppone al radicalismo di sinistra. Le vittorie di Clinton non hanno rappresentato una “svolta a sinistra” del popolo americano, ma il frutto del controllo (apparentemente) momentaneo del partito Democratico assunto da politici liberal più “normali”. Clinton ha perso perché Gore sembrava aver abbandonato questa forma più “moderata” dell’ideologia liberal. è proprio questa frustrazione della sinistra per la attuale situazione politica che si nasconde dietro il suo attivismo giudiziario. Questo attivismo giudiziario è perciò una “tattica di stampo conservatore”, che cerca di “conservare” le vittorie riportate dalla sinistra nelle battaglie culturali. La sua apparente forza è un segnale che indica non dove stia andando il popolo americano ma dove non vuole andare. Quanto più questo attivismo cercherà di imporre le proprie opinioni, tanto più numerosi saranno gli americani che vi si opporranno, richiedendo il riconoscimento del loro diritto costituzionale a quest’opposizione politica. Traduzione di Aldo Piccato |
Lo spirito della democrazia: «Anche in Usa il partito dei giudici» di Albacete Lorenzo, New York Times - Tempi, Numero: 39 - 25 Settembre 2003