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di Albacete
Lorenzo
Negli
Usa fra i più accesi sostenitori dello Stato d’Israele ci
sono i cosiddetti “cristiano-evangelici”, la cui
influenza all’interno del Partito Repubblicano è ritenuta
decisiva per le elezioni congressuali e presidenziali. I
cristiano-evangelici sono quei protestanti che, sentendosi
inorriditi e minacciati da ciò che identificano come
l’immoralità determinata dal secolarismo della vita
americana, affermano la necessità di riformare il Paese in
sintonia con gli insegnamenti biblici (negli ultimi anni,
alcuni cattolici conservatori, impegnati nella battaglia
contro l’aborto e l’omosessualità, hanno fatto con loro
causa comune a dispetto della teologia evangelica,
strettamente protestante). Il loro appoggio ad Israele non
deriva da ragioni politiche ma da un’interpretazione
letterale della Bibbia.
Appoggiano incondizionatamente lo Stato d’Israele perché
credono che la Palestina sia stata donata agli ebrei da Dio
stesso, e nessun altro ha il diritto di costituire uno stato
su quella terra “santa”. Sono dunque fieramente contrari
alla nascita di uno stato palestinese su quei territori. In
circostanze ordinarie, la stragrande maggioranza degli ebrei
americani non avrebbe nulla a che spartire con gli
evangelici, poiché moltissimi ebrei sono liberal
decisamente
avversi all’idea di tornare a fare dell’America una
nazione “cristiana”. Tuttavia oggi la situazione è
molto lontana dalla normalità per gli ebrei, persuasi che
il conflitto israelo-palestinese stia mettendo in serio
pericolo la stessa esistenza d’Israele. Il risultato è
che il valido sostegno degli evangelici ha diviso la comunità
ebraica americana a metà tra chi accoglie con favore la
solidarietà da qualsiasi parte arrivi e chi invece guarda a
un’alleanza con gli evangelici come ultimamente contraria
agli interessi ebraici. Secondo costoro lo Stato d’Israele
che i cristiano-evangelici hanno in mente non è quello
reale che appoggiano, cioè uno Stato ebraico laico e
democratico, governato non dalla religione ma dai valori
etici ebraici. In effetti, gli evangelici combattono proprio
quei valori etici e, in politica interna, minacciano
l’idea moderna di libertà per la quale l’America
dovrebbe essere nata. Israele, dicono, dovrebbe porre
maggiore attenzione quando decide di accettare il sostegno
di qualcuno.
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