Lo
spirito
della
democrazia
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Chiesa
americana la prova più dura
L’unico
quotidiano locale della città di Evansville, pubblicato al
confine tra l’Indiana e il Kentucky
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di Albacete
Lorenzo
L’unico quotidiano locale della città di Evansville,
pubblicato al confine tra l’Indiana e il Kentucky, nel
cuore degli Stati Uniti, un luogo più a sud del Mid-west,
ha dedicato un’intera pagina all’elenco dei casi di
abusi sessuali su minori commessi dai preti cattolici in
ciascuno dei 50 stati Usa. Sembrava la pagina degli ultimi
risultati delle partite di una qualche lega sportiva
nazionale, soltanto con molte più squadre. Sul New York
Times dello stesso giorno, lo scandalo della Chiesa
cattolica americana era l’argomento d’alcuni pezzi in
prima pagina, di un servizio interno di primo piano, di un
editoriale e di due rubriche (una scritta da un
ex-seminarista sedotto dal suo assistente spirituale, con
tutti i dettagli), oltre a un lungo saggio nelle
“recensioni della settimana”.
Quando sono arrivato ad Evansville, invitato per un
dibattito su un libro d’educazione, erano pronte ad
accogliermi le troupe delle due sedi regionali Nbc e Fox, di
una stazione radio e del giornale locale, dove la mia foto
è apparsa in prima pagina per due giorni di seguito. La
magnitudo della copertura mediatica assegnata allo scandalo
dei preti-pedofili è paragonabile soltanto a temi come il Watergate
o le scostumatezze di Clinton.
La credibilità dei vescovi e dell’intera gerarchia
cattolica ne è uscita distrutta. In un’Arcidiocesi,
l’Arcivescovo è stato costretto a nominare un ex-giudice
protestante alla guida del team incaricato di verificare le
accuse contro i preti, per il solo fatto che non essendo
cattolico risulta più credibile. È difficile, in effetti,
immaginare come la Chiesa Cattolica americana potrà mai
guarire questa ferita, a meno che non intervenga un drastico
cambio nella gerarchia ecclesiastica. Sia un cambio di
uomini che di “stile”.
Ndr: ecco alcuni passaggi del discorso che Giovanni Paolo II
ha rivolto ai Cardinali Usa, nell’incontro in Vaticano,
23-24 aprile 2002: «[…] A causa del male compiuto da
alcuni preti e religiosi, la Chiesa stessa viene guardata
con sospetto e sono molti ad essere offesi dal modo in cui
si percepisce che i leader ecclesiastici abbiano agito in
questa materia. Questa crisi è stata determinata da un
abuso che, quale che sia il criterio di giudizio, è
sbagliato e viene considerato a ragione un crimine dalla
società; esso è inoltre uno spaventoso peccato agli occhi
di Dio. Alle vittime e alle loro famiglie, dovunque esse
siano, esprimo il mio profondo senso di solidarietà e di
partecipazione. […] Né possiamo dimenticare l’immenso
bene spirituale, umano e sociale che la stragrande
maggioranza dei preti e dei religiosi statunitensi ha
compiuto e ancora sta compiendo. La Chiesa cattolica del
vostro paese ha sempre promosso i valori umani e cristiani
con rigore e generosità, aiutando a fortificare tutto ciò
che il popolo americano ha di nobile. Un’opera
d’arte può venir deturpata, ma la sua bellezza rimane;
questa è una verità che qualunque critico
intellettualmente onesto riconosce».
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