F.I.G.C. – L.N.D. - Comitato Locale di Locri

Campionato di terza categoria, stagione sportiva 2003/04

Girone “M”

Prima Giornata: Domenica 9 novembre 2003.
 
Ardorese-Galatro : 4 – 3
 

Il calendario del girone “M” di terza categoria ha previsto fin dalla prima giornata uno scontro fra due compagini con grosse ambizioni di promozione, i padroni di casa eliminati lo scorso anno nella finale play-off dal Benestare ed il Galatro retrocesso dalla seconda categoria e con il chiaro intento di ritornarci immediatamente. L’ha spuntanta l’Ardorese ma il Galatro ha dimostrato di poter competere alla pari. Trarre ottimi auspici da una sconfitta sembrerebbe un esercizio riservato ai più incalliti masochisti ma il Galatro ha dato l’impressione di poter disputare un campionato di vertice. Sia ben chiaro: vincere è meglio che perdere (Catalano docet!); in ogni caso non sono pochi gli spunti ben auguranti sortiti dalla trasferta di Ardore, a cominciare dal nome dei nostri marcatori, Giuseppe Sigillò e Antonio Cuppari, reduci dall’esaltante campionato allievi della scorsa stagione che li ha visti soccombere nella finale per il titolo locale soltanto ai rigori contro la Palmese dopo aver dominato il proprio girone.

Purtroppo, come spesso accade nei campionati dilettantistici (e non solo) l’incompetenza dell’arbitro ha dato una mano non indifferente ai locali, il direttore di gara ha concesso ai padroni di casa un gol viziato da un fuorigioco macroscopico e in occasione di un’uscita del portiere ardorese oltre il limite dell’area di rigore ha clamorosamente annullato il gol realizzato da Congiustì sul prosieguo dell’azione, ha quindi concesso una punizione al Galatro, e non ha espulso ma soltanto ammonito l’estremo difensore ardorese, roba da “oggi le comiche”! Evidentemente per lui la regola 12, comma 4 del gioco calcio è un optional, lo invitiamo pertanto a dare una bella ripassata al regolamento al fine di evitare topiche così mastodontiche.

La cronaca della gara vede il Galatro di Bruno Scarfò schierato con Romeo tra i pali, Cartisano e Fiorello difensori laterali, Fortunato Furfaro e l’eterno monumento dello sport galatrese Peppe Cannatà centrali; il rombo di centrocampo con i “gioiellini” Sigillò e Cuppari sulle fasce, Sante Comi e Sasha Galluzzo al centro, di punta Pino Palmeri e Congiustì.

Inizio gara con netta superiorità dei galatresi vicinissimi al gol in avvio con Palmeri che colpisce la traversa. Prima del gol del vantaggio il direttore di gara confeziona il suo capolavoro di inettitudine descritto in precedenza e subito dopo il Galatro passa in vantaggio grazie ad Antonio Cuppari che a tu per tu col portiere non fallisce l’occasione per mettere la sfera in fondo al sacco.

Su azione di calcio d’angolo i padroni di casa trovano il gol del pareggio che conclude la prima frazione di gioco. Nella ripresa Galatro ancora in vantaggio con un gol di pregevolissima fattura di Giuseppe Sigillò che ricevuta palla, stoppa, avanza di qualche metro e lascia partire un gran tiro di esterno che lascia di stucco il portiere ardorese, il pareggio dei locali viene di fatto concesso ancora una volta dall’arbitro che non rileva un chilometrico fuorigioco del marcatore del gol.

A questo punto il Galatro ha messo in evidenza le lacune che durante lo scorso campionato hanno sancito la nostra retrocessione e non riesce a gestire il risultato. Su questo punto il Mister avrà molto da lavorare, nessuno intende rivivere le nove rimonte subite nel 2002-03, se si vuol recitare un ruolo da protagonisti non bisogna concedere così tante occasioni agli avversari, i quali, com’è ovvio che sia, non stanno certo a guardare.

Sabato prossimo contro i Falchi Maropati è vietato sbagliare anche perché gli azzurri schiereranno Gianni Costa al suo ritorno a Galatro dopo l’esperienza della scorsa stagione tra le fila del Rende centro storico; l’impiego del nostro fantasista durante questa stagione sarà possibile soltanto col contagocce a causa degli impegni di lavoro di Gianni, la cui preziosissima presenza in campo dovrà essere capitalizzata ogni volta che ne avremo l’opportunità. Da parte di tutti i tifosi e della dirigenza il minimo che può essere detto è : “Bentornato Gianni, e grazie di tutto”.