2^ Categoria Girone G - Stagione 2002/2003

La 26^a giornata,  Domenica 4 Maggio 2003

Galatro – Piscopio : 1 – 1
 

Il Galatro, nel giorno dell’addio alla seconda categoria, tanto per cambiare, va per primo in vantaggio senza riuscire a vincere il match. Nell’arco della stagione sono state ben nove le rimonte subite dagli azzurri, senza contare le sconfitte rimediate al novantesimo ed anche oltre, soprattutto in casa contro Cittanovese e La Serra.

Qualche volta ci ha messo lo zampino la sfortuna, ma quando un episodio diventa la norma, allora con ogni probabilità c’è dell’altro e la malasorte è meglio lasciarla da parte.

La partita di domenica è stato il classico incontro tra due formazioni che non avevano nulla da chiedere al campionato, si è giocato solo per onor di firma ed il gran caldo non ha certo contribuito ad alzare il livello tecnico e agonistico del match. Al cospetto di uno sparuto gruppo di spettatori intenti soprattutto ad evitare il solleone piuttosto che seguire la partita, le squadre in campo hanno corso il minimo indispensabile chiudendo il primo tempo sullo zero a zero e con i due portieri “impegnati” ad espletare poco più che l’ordinaria amministrazione.

La ripresa è stata più vivace con il Galatro in costante pressione senza comunque mettere in grosse difficoltà gli ospiti, almeno fino alla mezz’ora quando Pino Palmeri, palla al piede, ha tagliato l’intera area di rigore ospite ed una volta di fronte all’estremo difensore, seppur con qualche difficoltà di troppo, ha messo la sfera in fondo alla rete. Come da “tradizione”, il vantaggio galatrese è durato soltanto sei minuti, infatti il Piscopio approfittando di un clamoroso errore del nostro portiere, che non ha trattenuto una facile palla alta, ha pareggiato le sorti della partita.

Gli ultimi minuti dell’incontro avrebbero potuto regalare al Galatro una platonica vittoria ma Palmeri, solo davanti al portiere si fa parare una conclusione piuttosto facile, sempre Palmeri su punizione, proprio all’ultima azione della partita, manda a lato di pochi centimetri a portiere praticamente battuto.

Finisce qui, quindi, l’avventura del Galatro in seconda categoria dopo una stagione costellata da troppi errori sia tecnici che dirigenziali.

Il delicato ruolo di portiere è stata la spina nel fianco della squadra, fra i pali si sono avvicendati ben quattro elementi (Galati, Gallizzi, Ardizzone e Romeo) senza che la musica cambiasse, sui 61 gol subiti, almeno un terzo sono da attribuire a clamorose topiche degli estremi difensori. Fra rigori falliti ed occasioni mancate anche gli avanti hanno dato il loro “contributo” alla retrocessione, i 33 gol realizzati sono distribuiti fra ben 14 marcatori diversi e soltanto 12 sono firmati da una punta di ruolo, risulta evidente l’assenza di un marcatore su cui poter contare, quindi senza un portiere e senza un attaccante vero è difficile fare molta strada e di questo avrebbe dovuto rendersi conto la dirigenza.

A questo punto, però, discorsi del genere rischiano di diventare pura accademia, non resta altro da fare che attendere nuova linfa in seno alla squadra dal momento in cui l’attuale dirigenza sembra intenzionata a dimettersi a fine stagione.

I tanti presunti “esperti” di cui è piena Galatro avranno finalmente l’opportunità di dimostrare se e quanto valgono. Siamo convinti che non appena sarà il momento di dedicare il proprio tempo ed il proprio denaro alla squadra, costoro si scioglieranno come neve al sole; ovviamente speriamo di sbagliarci ma i precedenti e la storia recente del nostro paese non consigliano entusiasmo. Durante tutto l’arco della stagione la dirigenza ha dovuto subire le contumelie dei tanti soloni galatresi, i quali, accampando improbabili incompatibilità caratteriali, si sono guardati bene dal dare il loro contributo per la soluzione dei tanti problemi sul tappeto. “Finalmente”, fra poco avranno la possibilità di gestire in prima persona la squadra. Il tempo, come sempre galantuomo, ci farà capire di che pasta sono fatti.