2^ Categoria Girone G - Stagione 2002/2003

La 25^a giornata,  Domenica 27 Aprile 2003

La Serra – Galatro : 2 – 2
 

La trasferta di Serra San Bruno ha emesso l’amaro verdetto che si temeva: il Galatro giungerà ultimo del girone G di seconda categoria ed è quindi retrocesso nella serie inferiore con una giornata d’anticipo.

I quattro punti che separano gli azzurri dalla penultima piazza sono ormai incolmabili anche se potrebbero diventare tre in caso di accoglimento di un ricorso pendente. In caso di esito positivo del ricorso in sede di commissione d’appello federale per il Galatro non ci sarebbe comunque niente da fare, infatti la squadra che ci precede non è più la Sorianese ma il Cessaniti nei confronti della quale i galatresi hanno un saldo negativo negli scontri diretti, quindi il nostro campionato è virtualmente chiuso, il match contro il Piscopio in programma domenica prossima al Comunale sarà ininfluente ai fini della classifica.

Ancora una volta la cronaca del match è la certificazione dei limiti del Galatro. I nostri ragazzi erano andati per primi in vantaggio su un campo tutt’altro che agevole, come già più volte in passato (a San Giorgio Morgeto, Melicucco, Cittanova, Dasà… ) la scarsa preparazione atletica, diretta conseguenza delle diserzioni in massa degli allenamenti infrasettimanali, ha concesso agli avversari l’ennesima rimonta.

Non può certo costituire un alibi il fatto che il gol del pareggio dei padroni di casa sia arrivato al quarto minuto di recupero dopo che gli azzurri si erano portati addirittura sul due a zero ed il direttore di gara aveva annullato il terzo gol messo a segno da Antonio Cuppari.

Non sono bastate quindi le realizzazioni di Congiustì e Dimatteo, quest’ultimo al primo gol stagionale, per evitare l’aritmetica retrocessione.

Il rammarico più grande nasce dalla constatazione che il verdetto è frutto di imperdonabili deficit dei nostri piuttosto che dal valore degli avversari.

In ogni caso bisogna ammettere che quando si perdono anche nove incontri consecutivi, non si coglie nessun successo esterno e si incassano una sessantina di gol in venticinque partite ogni commento rischia di apparire pleonastico.

La dirigenza sembra intenzionata a gettare la spugna e cedere il testimone ad eventuali sostituti che dovessero farsi avanti; la notizia non è ufficiale ma l’orientamento emerso in questi ultimi giorni và proprio in questa direzione.

Ogni decisione è rimandata alla fine della stagione agonistica, avara di soddisfazioni per la prima squadra ma che vede i ragazzi di Michele Ferrari in piena corsa per il titolo di campione locale nella categoria allievi.

Sarebbe un vero peccato vedere disperso il capitale tecnico e soprattutto umano costruito in questi anni ma al tempo stesso l’amarezza del Presidente Umberto Crea e di Gaspare Sapioli è comprensibile: sono rimasti troppo presto da soli a gestire l’impegno della squadra.

Questa sede non è un tribunale, quindi lungi da noi l’idea di individuare responsabili veri o presunti che siano ed emettere sentenze.

Chiunque segue o abbia seguito in passato la squadra è in grado di valutare il livello dell’impegno profuso dalla dirigenza e nessuno può mettere in dubbio l’attaccamento dimostrato, ovviamente questo non significa che non siano stati commessi errori, significa semplicemente che se si vuol dare il proprio contributo per migliorare, e non solo nello sport, non ci si può limitare alla critica fine a se stessa: chi ha orecchie per intendere, intenda!