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Un macroelemento che , come un unico gesto, si muove all' interno dell' impianto ovale dell' Acquario, separando lo spazio per l' allestimento da quello per la sala conferenze; un' unica superficie che nel suo arrotolarsi cresce e si fa più materica, riecheggiando la dialettica terragniana tra volume e piano; una striscia continua che diventa esperienza spaziale e temporale: sul significato formale e concettuale di questo " oggetto" si fonda il concept dell'allestimento. Guardando al telaio di terragniana memoria, inteso come macrocontenitore che accoglie al suo interno spazi e discontinuità , cosi' questo grande oggetto spiraliforme viene inteso a sua volta come un contenitore. Contenitore che vuole rappresentare , nel suo muoversi fluido e continuo, la quarta dimensione; che vuole mettere in relazione i mondi tridimensionali al suo interno, permettendo il "salto" dall' uno all' altro. Entrando in questo spazio il visitatore compie un' esperienza che è spaziale e temporale, salta da un mondo all'altro ( mondi reali e virtuali che le varie istallazioni simulano o interpretano), fino a raggiungere il punto più piccolo e più alto della spirale, da dove " l' architetto" crea e manipola i mondi.
Adalberto Pacillo
Fabiana Rauco
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Flavio Rispoli
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Gaia Romeo
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The concept
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