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Gagliato in the World |
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Fino a qualche giorno addietro,
nell'atrio del municipio di Gagliato, campeggiava un antico mezzo busto di
Giovanni Pascoli che la precedente Amministrazione comunale - dopo averlo
ottenuto in donazione da un antiquario del luogo - aveva orgogliosamente
posto in bella mostra. Orbene, quella statua
bronzea di notevole valore (che molti vedevano, peraltro, come un simbolo di
cultura) è finita all'improvviso in una scalinata che conduce a un enorme
stanzone sotterraneo, dove viene «ammassato» del materiale in disuso assieme
a utensili da lavoro utilizzati dagli stradini. Un caso, questo, che di primo acchito potrebbe apparire di lana
caprina ma che in effetti non lo è. Difatti, ai più sensibili, un «gesto così
poco elegante» non è passato inosservato, facendo notare - con una punta di
polemica - come «la cultura, in taluni ambienti, passi in secondo piano». Ma
la cosa che più sorprende, ironia della sorte, è che a rendersi protagonista
del provvedimento in questione è stato proprio colui che sulla carta figura
come assessore municipale al Turismo, ovvero il signor Bruno Nardo, autista
di pullman da qualche anno in pensione. «È probabile», sottolinea qualcuno in
municipio, «che Nardo, non conoscendo
il personaggio raffigurato dalla statua, abbia agito in buona fede, cercando
di liberarsi da un carneade indesiderato». E allora? Perché prendersela tanto
con l'«assessore Nardo»? Se le cose stanno così, solleviamo una questione
morale ma senza drammatizzare. Dopotutto la colpa non è sua ma di chi gli ha
attribuito una delega sbagliata. Avrebbe, infatti, dovuto fare l’assessore
alla… Cultura! (vi.p) |
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