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Corso
Margherita bloccato da mesi Quando è l’assurdo a farla da padrone! Ä
Una brutta abitudine: alle porte
delle Serre, i lavori iniziano ma non si sa mai quando finiscono! Da oltre
sei mesi, infatti, il corso Margherita di Gagliato (arteria provinciale che
peraltro collega i centri serresi al versante ionico), continua stranamente a
restare off limits per il traffico veicolare a causa di alcune opere di
consolidamento che l'Anas starebbe eseguendo in due tratti di strada,
danneggiati durante la realizzazione della Trasversale delle Serre. Questo stato
di cose (piuttosto paradossale, anche perché nessuno dà segni d'intervenire
autorevolmente per accertarsi sulle cause del ritardo) crea ogni giorno che
passa notevoli disagi a pendolari e automobilisti, costretti a effettuare
percorsi alternativi molto più scomodi e lunghi. Se a questa anacronistica
situazione - già di per sé spiacevole - si
aggiungono poi finanche i disservizi dei mezzi pubblici (che
dovrebbero arrivare fino all'ingresso del
centro abitato per garantire un minimo di servizio ai cittadini) la
misura si colma. Anzi, ironia della sorte, ancora una volta, per colpa
dell'incuria e della solita lentezza dei lavori pubblici, è proprio il caso
di dire che piove (e grandina) sul bagnato. L'episodio
accaduto nei giorni scorsi (autolinee
delle «Ferrovie della Calabria» che, senza un plausibile motivo, non
avrebbero ottemperato all'obbligo di raggiungere Gagliato, lasciando a piedi
molti passeggeri), difatti, per il prof. Vito Pirruccio - firmatario di un
circostanziato esposto indirizzato alla Direzione dell'Ente e, per conoscenza,
al prefetto di Catanzaro nonché all'assessore regionale ai Trasporti - è
davvero intollerabile. «Faccio presente», scrive Pirruccio, «che, per ben due
giorni di seguito, la corsa delle 16,30, Vibo-Soverato, è stata garantita
solo fino a Campo Petrizzi, saltanto la consueta fermata di Gagliato che
dista un paio di chilometri». «Una cosa
mai vista!», sfogano d'altro canto alcuni passeggeri. «Un fatto a dir poco
vergognoso, da Terzo Mondo, se si considera che, assieme a molte persone per
lo più anziane, ci siamo dovuti incamminare per ben due chilometri, sfidando
un gelido freddo da tramontana». Nell'esposto,
ovviamente, il prof. Pirruccio - dopo aver sottolineato, da persona direttamente interessata, i
grandi disagi sopportati dai malcapitati passeggeri appiedati - invita la
dirigenza delle Ferrovie della Calabria e le autorità «ad accertare i motivi
dell'interruzione del pubblico servizio» al fine di evitare che «tali
incresciosi episodi abbiano a ripetersi, a tutela dei legittimi diritti degli
utenti». E non è tutto. Sul caso, è anche intervenuta nel frattempo Liliana
Carmela Frascà, consigliere regionale dei Ds, presentando un'interpellanza
(con obbligo di risposta scritta) all'assessore ai Trasporti della Regione
Calabria, Pasquale Tripodi. L'esponente della Quercia - dopo aver posto
l'accento sul «grave danno che il disservizio delle autolinee delle Ferrovie
della Calabria ha causato ai cittadini, costretti a percorrere due chilometri
a piedi» - ha chiesto di sapere «quali provvedimenti s'intendono prendere per
accertare i motivi e le responsabilità dell'interruzione del pubblico
servizio segnalato». Nella sua interrogazione, inoltre, la diessina Frascà
sottolinea l'attuale «stato d'isolamento del comune di Gagliato - per via
dell'interruzione della provinciale Gagliato-Argusto-Chiaravalle, a seguito
dei lavori della Trasversale - sollecitando
un energico intervento al fine di ripristinare il traffico sul
principale corso cittadino gagliatese, arteria di vitale importanza per
decine di migliaia di automobilisti che, quotidianamente, dalle Serre devono
raggiungere per motivi di lavoro i centri del basso Jonio o il capoluogo di
regione». (Vincenzo Pitaro, Gazzetta del Sud – 13 gennaio 2006) |
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