Questo
è il testo di un discorso che non mi è mai stato
fatto. Da ascoltare con attenzione. Di Mary Schmich.
L'articolo
che segue è stato pubblicato dal Chicago Tribune nel
giugno dell'anno scorso e poi è approdato su
Internet. Strada facendo, questo scherzoso discorso
per il giorno del conferimento delle lauree è stato
attribuito allo scrittore Kurt Vonnegut, il quale ha
commentato divertito: "Sarei stato orgoglioso di
esserne io l'autore." Ecco le parole di saggezza
di Mary Schmich rivolte alle neolaureate.
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Signore
e Signori: le visiere di plastica sono un ottimo
strumento per proteggere gli occhi dal sole. Se
dovessi darvi un unico consiglio per l'avvenire,
sarebbe proprio questo. I benefici a lunga scadenza
delle visiere antisolari sono stati dimostrati dagli
scienziati, mentre l'attendibilità di tutti gli altri
consigli che sto per darvi non ha altra base che
quella della mia esperienza personale. Comunque,
eccoli qui.
Godetevi l'energia e la bellezza della gioventù.
Anzi, no: lasciate perdere. Tanto, non capirete
l'energia e la bellezza della gioventù finché non le
avrete perse. Ma fidatevi di me, tra 20 anni
guarderete le vostre foto di oggi e ricorderete che
aspetto favoloso avevate.
Nono siete affatto grasse come pensate.
Non preoccupatevi dell'avvenire. Oppure sì,
preoccupatevene, ma sappiate che preoccuparsi è
efficace quanto cercare di risolvere un'equazione
algebrica masticando gomma. Quanto ai veri guai, è
più probabile che vi colgano di sorpresa alle 4 del
pomeriggio di un tranquillo martedì.
Fate ogni giorno una delle cose che vi spaventano.
Cantate.
Non ferite i sentimenti degli altri. E non tollerate
che gli altri feriscano i vostri.
Usate il filo interdentale.
Ricordate i complimenti, dimenticate gli insulti.
Conservate le vecchie lettere d'amore. Gettate via i
vecchi estratti conto della banca.
Fate ginnastica.
Non sentitevi colpevoli se non sapete cosa volete fare
della vostra vita. Alcuni dei quarantenni più
interessanti che conosco non hanno ancora le idee
chiare in proposito.
Siate gentili con le vostre ginocchia. Vi mancheranno
quando non saranno più in grado di reggervi.
Forse vi sposerete, forse no. Forse avrete bambini,
forse no. Forse divorzierete a 40 anni, forse
ballerete il rock per il vostro settantacinquesimo
anniversario di matrimonio. Qualunque cosa facciate,
non congratulatevi troppo con voi stesse, ma non
prendetevela troppo. I risultati delle vostre scelte
dipenderanno per metà dal caso, come per tutti.
Ballate.
Leggete le istruzioni, anche se poi non le seguite.
Non leggete le riviste che danno consigli di bellezza.
Vi faranno solo sentire brutte.
Cercate di conoscere bene i vostri genitori. Non
potete sapere quando non ci saranno più.
Siate gentili coi vostri fratelli o sorelle. Sono il
miglior legame col passato e le persone che con più
probabilità vi daranno il loro appoggio.
Viaggiate.
Siate certe che: i prezzi saliranno. I politici
cercheranno di sedurvi. Anche voi invecchierete. E
direte che, quando eravate giovani, i prezzi erano
ragionevoli, i politici disinteressati, e i giovani
rispettavano gli anziani.
Rispettate i vostri vecchi.
Non aspettatevi che sia qualcun altro a mantenervi.
Forse avete un buon conto in banca. Forse sposerete
una persona ricca. Ma non si sa mai: il conto in banca
o il partner ricco potrebbero svanire.
Non pasticciatevi troppo i capelli, se no a 40 anni ne
dimostrerete 85.
State attente al consiglio che accetterete, ma siate
pazienti con chi ve lo offre. Il consiglio è una
forma di nostalgia. Dispensarlo è un modo di
ripescare il passato da una discarica, ripulirlo e
riciclarlo facendolo passare per più di quel che
vale.
Ma fidatevi di me riguardo alle visiere per
proteggervi dal sole.
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