MESSAGGIO PUBBLICITARIO “Scoprimi…allo stadio!” SU AFFISSIONI IN BERGAMO - IL PESANTE RUOLO DEI MEDIA NEL RAFFORZARE Sono stata favorevolmente colpita dalla scoperta della “reazione”che, nella persona di Lorella Zanardo, attraverso il sito e il libro “ Il corpo delle donne”, si sta organizzando nei confronti del massiccio uso dell’immagine della donna-oggetto da parte dei mezzi di comunicazione di massa. A questo e’ seguito un risveglio della mia attenzione per il tema – che aveva finora suscitato in me solo preoccupazione - e il desiderio di uscire dalla passivita’ per sostenere la protesta. Nel quadro di questa reazione, oggi voglio soffermarmi innanzitutto sul fatto che l’azienda trasporti cittadina ha portato in giro per la citta’ un manifesto pubblicitario il cui contenuto e’ perfettamente in linea con l’andazzo attuale! Talmente in linea che, non solo questo tipo di pubblicita’ha trovato piena autorizzazione a circolare, ma, come ho constatato attraverso la risposta dello IAP ad una mia segnalazione , il suo reale contenuto viene negato. Donna ridotta dai media a un’unica dimensione, sfruttata come stimolo erotico-sessuale, al punto che si arriva con molta disinvoltura al “diniego massiccio”del messaggio veicolato dal tipo di manifesto in questione : non certo mitigato dall’utilizzo di un’immagine femminile dall’aspetto grafico “ di tipo fumettistico”. Se poi il messaggio , come mi hanno detto, fosse diretto al pubblico femminile, questo non puo’ che aggravare la cosa, poiche’, condensando riferimenti sessuali per maschi, propone alla donna una caricatura di se stessa. Il messaggio che lo stimolo verbale e visivo diffondono, cosi’ semplice e chiaro da raggiungere ogni tipo di pubblico, sia adulto che giovanissimo, non fa che rinforzare lo stereotipo della donna-oggetto. E’ questo che si propone ai ragazzini che, come vediamo ogni giorno, vivono in una societa’ confusa e contradditoria, senza spazi privilegiati di dialogo con referenti adulti e sovraesposti ai messaggi mediatici, in particolare a quelli televisivi. I giovanissimi APPRENDONO dalla TV: interiorizzano modelli femminili e maschili, stili di comportamento, di relazione, una visione del mondo e si formano degli ideali!!!!! Inutile continuare a negare l’emergenza, a commentare la precoce disinfantilizzazione , il linguaggio intriso di riferimenti sessuali, l’abbigliamento e gli atteggiamenti da Lolita delle preadolescenti…cominciamo invece a riconoscere il peso delle variabili che influenzano questi “osservabili”, ma soprattutto ad AGIRE nella giusta direzione. LA NOSTRA E’ UNA SOCIETA’ INTRISA DI CONTRADDIZIONI! Grida ai quattro venti di credere nella parita’ di dignita’ fra uomo e donna, nonche’ di diritti e opportunita’. Si proclama paladina nella crociata contro il mantenimento dello stereotipo della donna-oggetto in difesa della persona. L ’uguaglianza fra i sessi non puo’ essere solo dichiarata, riconosciuta in termini di principio, bisogna perseguirla sul piano del fare! Giuliana Longo
12/3/2011
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