Solfuri


Galena PbS

Sistema cristallografico: cubico

Densità: 7,2-7,6

Durezza: 2,5

Sfaldatura: {001}, perfetta

Colore: grigio piombo

L’habitus del minerale è generalmente cubico o cubo-ottaedrico.

Si presenta anche in masse microcristalline, spesso spatiche o granulari. Possiede una facile e perfetta sfaldatura cubica e ottaedrica. La Galena si presenta opaca con lucentezza metallica molto variabile e fonde facilmente dando una chiazza di colore gialla di monossido di piombo. Tipicamente la paragenesi è idrotermale, tipica di filoni di media temperatura in associazione con blenda ed argentite in una ganga soprattutto di quarzo e fluorite; si trova anche in ambiente sedimentario e metamorfico.

I migliori esemplari provengono da Joplin ed altre località del Tri-State District negli U.S.A., mentre tra le località europee ricordiamo i giacimenti nei dintorni di Freiberg in Sassonia.


Pirite FeS2

Sistema cristallografico: cubico

Densità: 5,01

Durezza: 6-6,5

Sfaldatura: {001}, debole

Colore: giallo ottone molto chiaro con viva lucentezza metallica

Probabilmente è il solfuro più diffuso nella litosfera e si presenta secondo una caratteristica striatura detta triglifa (in quanto diretta secondo le tre direzioni dello spazio).I cristalli sono dunque cubici striati, ma anche ottaedrici e pentagonododecaedrici, talora geminati a croce di ferro. La pirite è dura, molto pesante, molto fragile e mal sfaldabile ed e’ nota anche con l’appellativo di "oro degli stolti" per la caratteristica somiglianza (solo apparente) con il metallo pregiato. E’ comune in rocce plutoniche, sedimentarie e metamorfiche; si presenta sola o associata a oro (pirite aurifera) in vene quarzose idrotermali di temperatura medio-bassa.

Splendidi cristalli si trovano in Spagna e Colorado (U.S.A.), ma non sono trascurabili quelli di Rio Marina e Gavorrano in Toscana.


Marcasite FeS2

Sistema cristallografico: rombico

Densità: 4,89

Colore: giallo chiaro lievemente verdastro

Formata da cristalli appiattiti prismatici, spesso geminati a forma di "ferro di lancia" e di "cresta di gallo", ha caratteristiche esteriori molto vicine a quelle della pirite, da cui può distinguersi per il colore lievemente più chiaro e per il peso specifico lievemente inferiore; è dura, pesante, fragile e mal sfaldabile. La marcasite è frequente nelle rocce sedimentarie, ove forma noduli e masse fibroraggiante, spesso discoidali, ma si forma anche in vene idrotermali di bassa temperatura, spesso con solfuri di zinco e piombo.

Un tempo, per la sua viva lucentezza, era impiegata in bigiotteria, tagliata a rosetta.


Blenda (sfalerite) ZnS

Sistema cristallografico: cubico

Densità: 4,08

Durezza: 3,5-4

Sfaldatura: {011}, perfetta

Colore: dal giallo resina al bruno rossastro o nero

Dall’ habitus tipicamente tetraedrico, la blenda è fragile, semidura, pesante, perfettamente sfaldabile secondo le 12 facce del rombododecaedro e, se purissima, trasparente con lucentezza adamantina. Una sua caratteristica costante è l’essere resinosa alla scalfittura. Le mineralizzazioni a blenda sono di regola idrotermali, anche di alta temperatura, spesso con solfuri di zinco e piombo.

E’ il principale minerale per l’estrazione dello zinco ed i maggiori giacimenti si trovano negli Stati Uniti, mentre in Italia si hanno modesti giacimenti in Toscana e nelle Alpi Giulie.


Antimonite (stibina) Sb2S3

Sistema cristallografico: rombico

Densità: 4,6-4,7

Colore: grigio acciaio con lucentezza metallica

Si presenta in forma di cristalli prismatici allungati ed appiattiti caratterizzati da flessibilità, ma non da elasticità. E’ tenera, pesante, perfettamente sfaldabile parallelamente all’allungamento e fratturabile in direzione ortogonale . Si forma in filoni idrotermali di bassa temperatura assieme a minerali quali argento, piombo, mercurio.

I maggiori giacimenti di antimonite si trovano in Cina, Perù, Messico e Bolivia.

Da essa si ricava l’ antimonio, utilizzato in leghe metalliche per pallini da caccia, caratteri da stampa, batterie elettriche e nell’industia pirotecnica.


Calcopirite CuFeS2

Sistema cristallografico: Tetragonale

Densità: 4,2

Durezza: 3,5-4

Sfaldatura: {011}, {111}, generalmente debole

Colore: giallo ottone con tonalità verdastre

Mediamente dura, pessante, relativamente fragile, si distingue dalla pirite in quanto e’ meno dura e più facilmente fusibile. E’ un tipico minerale di ambiente filoniano idrotermale di alta temperatura e si trova disseminata in rocce basiche di origine effusiva.

Dalla Savoia (Francia) provengono i più bei cristalli (lunghi al max 2 cm) di quello che è uno tra i più importanti minerali industriali del rame: circa l’ 80% della produzione mondiale di rame deriva dal trattamento di calcopiriti.


Arsenopirite FeAsS

Sistema cristallografico: monoclino

Densità: 5,9-6,2

Colore: grigio argenteo, biancastro, con sfumature rosa.

Ha la forma di cristalli prismatici allungati e striati ed è dura, molto pesante, fragile e ben sfaldabile. Una sua caratteristica e’ di fondere facilmente dando fumi bianchi puzzolenti d’ aglio. Si forma in giacimenti di solfuri con oro, cobalto, stagno ed idrotermali d’alta temperatura (con oro argento e nichel); e’ frequente anche in giacimenti metamorfici.

I principali giacimenti si trovano in Svezia, Norvegia, Canada.


Cinabro HgS

Sistema cristallografico: Trigonale

Densità: 8,10

Durezza: 2-2,5

Colore: rosso vermiglio

I cristalli sono molto rari; normalmente si presenta in masse microcristalline o terrose dal caratteristico colore rosso. Generalmente il minerale si trova mescolato con sostanze argillose o bituminose. E’ un minerale di genesi idrotermale di bassissima temperatura e si trova in vene, incrostazioni o impregnazioni in rocce di vario tipo, vicino a manifestazioni vulcaniche.

Si trova in lave, calcari cavernosi e argille ad Almaden (Spagna), Abbadia San Salvatore (Monte Amiata, Italia) ed Idrija (Jugoslavia), le tre maggiori miniere di mercurio del mondo.


Pirrotina Fe11S12

Sistema cristallografico: Esagonale

Densità: 4,6

Durezza: 4

Geminazione: {1012}

Colore: giallo bronzo, talora iridescente

Usualmente si presenta in cristalli tabulari, con facce ricche di faccette di accrescimento. Mediamente dura, pesante, fragile con sfaldatura evidente, fonde facilmente in una massa nera decisamente magnetica. Si distingue dalla pirite proprio per il suo carattere magnetico (è detta infatti "pirite magnetica"). L’ambiente di formazione è costituito da rocce eruttive basiche e ultrabasiche di segregazione magmatica molto precoce e da filoni idrotermali di alta temperatura.


Bornite (rame paonazzo) Cu5FeS4

Sistema cristallografico: cubico

Densità: 5,07

Durezza: 3

Colore: rosso, con patine viola e blu iridescenti

Ha l’aspetto di una massa granulare compatta, semidura, molto pesante, fragile e difficilmente sfaldabile; è opaca con lucentezza metallica. Fonde abbastanza facilmente in un globulo magnetico. E’ molto diffusa la bornite microcristallina e compatta, facilmente riconoscibile per l’aspetto bronzeo con le cartteristiche iridescenze superficiali, per cui è chiamato "rame paonazzo". Si forma in rocce basiche come minerale di segregazione magmatica, oppure in filoni idrotermali di alta temperatura.

E’ uno dei minerali più importanti per l’estrazione industriale del rame.


Premi visita per pagina iniziale minerali per tornare a minerali

premi elenco per vedere descrizione carbonati