Un artista da quasi 10 anni al servizio dei bambini africani
GIOBBE COVATTA
Cenni Biografici
Gianni Covatta, in arte “Giobbe”, ha 46 anni. Nasce a Taranto l’11 giugno 1956, trascorre la gioventù a Napoli, gli inizi comici a Milano, oggi vive a Roma con la moglie Paola Catella, da sempre coautrice dei suoi testi, e i due bambini Olivia e Niccolò.
Dal 1994 è testimonial dell’AMREF (African Medical Research Foundation) cui vanno, per intero, i ricavati della vendita del libro “L’Incontinente bianco”. Da quella data, ogni anno, dedica parte del suo tempo libero ai problemi africani e prova ad aiutare l'AMREF a portare a termine i propri progetti. Scrivono di lui dall’Associazione: “Se fosse nato negro, oggi sarebbe certamente un “griot”, amato, rispettato e temuto. Una via di mezzo tra un musicista, un giullare e un cantastorie che in alcune comunità africane ha ancora il compito di dire, senza censure, le verità e le sofferenze del suo popolo. Dal momento che è nato a Bari e parla napoletano, Giobbe Covatta rientra invece nel novero dei “comici” nostrani. Per noi di AMREF Italia, Giobbe è però, prima di tutto, un inseparabile compagno di viaggio e un amico speciale che in questi anni ci ha aiutato a costruire pozzi, scuole, centri sanitari e molto altro. La presenza continua della sua barba nelle nostre pubblicità e la partecipazione generosa, disinteressata e attiva a tante iniziative benefiche, fanno di lui il nostro “testimonial” per eccellenza. Al punto che in tanti sono tuttora convinti che la nostra sia “l’associazione di Giobbe Covatta”. Il filo che ci lega in questa singolare collaborazione artistico-umanitaria è lo sforzo comune di guardare ai problemi e ai bisogni dell’Africa senza dover necessariamente alzare la voce, drammatizzare, ferire. La sua comicità, proprio come la nostra attività, non insegue l’emergenza o la morte, ma vuole incontrare e raccontare la gente normale, la vita di tutti i giorni.”.
Iniziata tanti anni fa, subito dopo la tragedia del Ruanda, la fortunata e singolare collaborazione prosegue con la realizzazione nel 1999 di “Muzungu”, scritto da lui e da Paola Catella, un lungo documentario interamente girato in Kenia. Nel Luglio 2002 gli viene conferito il premio “Nuova Spoleto” per la sua attività di volontariato. Nella sua produzione passata, da segnalare anche “Aria condizionata” (1992), in collaborazione con Greenpeace, dal sottotitolo “e le balene da mò che stanno incazzate...” in cui affronta il delicatissimo tema della salvaguardia delle balene.
Davide Toffoli
LA TESTIMONIANZA: dal libro "L' INCONTINENTE BIANCO"
* Dedicato a quel bambino ogni 4 che non ce la fa ad arrivare ai 5 anni, ma anche a quei 3 bambini ogni 4 che ce la fanno: perché l’Africa fa milioni di morti ma soprattutto milioni di vivi e non si sa chi sta peggio!
* Dedicato a tutti i miei compagni di viaggio.
* Dedicato a chi una volta disse: “Il mondo non lo abbiamo ereditato dai nostri genitori, ma preso in prestito dai nostri figli.
* Dedicato ai nostri figli e a tutti quei ragazzi che mantengono accesa una fiammella di passione.
Giobbe Covatta
"Punti di vista" quarta puntata
Paola e Pauline
Mi chiamo Paola, ho 2 figli, vivo a Roma e sono stata sposata due volte: sempre per amore. |
Mi chiamo Pauline, ho 7 figli, vivo ad Addis Abeba e sono stata venduta 3 volte: sempre per 3 capre. |
Il mio secondo marito è un industriale |
Il mio terzo compratore è un pastore. |
Adesso lavoro con lui: sono sua socia. |
Adesso lavoro per lui: sono sua schiava. |
Oggi è lunedì, giorno di spesa per me. Gli altri giorni non ho mai tempo |
E’ lunedì, giorno di fame per me. Ma pure gli altri giorni non scherzano. |
Come al solito non trovo mai una moneta per prendere il carrello |
Se io metto una moneta nel carrello poi non posso più fare la spesa. |
Ecco il banco macelleria: noi mangiamo solo carne biologica. |
Niente banco macelleria: noi ci mangiamo già il fegato tutti i giorni. |
Io controllo sempre l’etichetta: potrebbe esserci qualcosa di scaduto |
Io mi fido, senza controllare: tanto a noi ci mandano solo cose scadute. |
Io sono a dieta: per me compro prodotti light. |
I prodotti che compro io sono talmente light che non esistono. |
Anche mia figlia è a dieta: non la faccio mai mangiare fuori pasto. |
Io le mie figlie non le faccio mangiare neanche a pasto. |
A mio figlio invece compro le barrette energetiche: ne basta un’unghia per sfamarsi. |
I miei figli è da mò che si mangiano le unghie, ma niente… Non si sfamano! |
Adesso scappo: devo fare manicure e pedicure. |
Peccato che non posso scappare: devo fare l’infibulazione. |
Arrivederci! |
Addio! |
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