COSA CI RESTA E COSA CI ASPETTA
Sono
passati già 4 mesi dall’ultimo numero del nostro giornale, ma seppur lontani
da Roma non abbiamo voluto lasciarceli fuggire via senza fermarci, almeno un
attimo a ricordare. Luglio: un mese strano, per smaltire l’anno scolastico
appena concluso; nella vita parrocchiale, un mese per riflettere
sull’esperienza (la prima!) di “Insieme in città”, vissuta e organizzata
in prima persona soprattutto da adolescenti “tutti da scoprire”; un mese
per “vivere” un nuovo Campo Estivo (probabilmente l’ultimo assieme
al “nostro” padre Joshy). Agosto: un mese iniziato con il Campo, appunto, e
sicuramente contraddistinto dalle “vacanze” vere e proprie; il mese in cui
ci siamo salutati per ritrovarci a settembre con qualche nuova importante
esperienza sul groppone. In questo numero abbiamo deciso di dedicare il Primo
Piano al periodo che parte proprio dall’ultimo
giorno di scuola e arriva fino alla fine di agosto. Settembre: a un anno esatto
dal terribile disastro delle Twin Towers, abbiamo voluto dedicare ampio spazio a
riflessioni e approfondimenti dedicati a questo evento che ha segnato inevitabilmente questo inizio di secolo. Mai come adesso
è, a nostro avviso, importante valutare con lucidità quale piega vogliamo far
prendere al nuovo millennio. A settembre di quest’anno, a Palermo, capi
religiosi, intellettuali e politici hanno discusso per tre giorni sul tema “Religioni
e culture tra conflitto e dialogo”,
convinti che mai come ora ce ne sia bisogno. “Dobbiamo
interrogarci sui tanti volti del presente per evitare che il nostro mondo
diventi il mondo dei Bin Laden e degli Atta, o di quanti, come il presidente
americano George W. Bush, pensano che la via delle armi sia l’unica
percorribile per garantire sicurezza e giustizia.”; dobbiamo fare in modo che in nessuno di noi si perda l’abitudine al
dialogo. E prendendo spunto da una
preziosa frase di Giovanni Paolo II, pronunciata proprio l’11 settembre 2002, “Bisogna
costruire insieme una cultura globale della solidarietà, che ridia ai giovani
la speranza nel futuro”, ci siamo
tuffati nella “memoria” del mese seguente. Ottobre: 10 anni esatti dalla
morte di Augusto Daolio, indimenticabile voce dei Nomadi, un gruppo da sempre in
prima linea nel campo dell’impegno e della solidarietà. Abbiamo voluto
ricordarlo ripercorrendo il cammino di questi “testimoni di pace” che hanno
trovato il coraggio di continuare, anche dopo la sua scomparsa, il loro
splendido ed esemplare percorso di vita, lontani da logiche di mero profitto e
ancora ben saldi in valori che, soli, possono garantire un futuro all’uomo. I
mesi che abbiamo voluto ricordare vorrebbero essere dei piccoli passi verso una
ritrovata umanità che non si nutre di guerre, tensioni e soprusi di ogni
genere, ma pur abituata al dolore non si tira indietro quando si tratta di
“vivere” quei valori che possono continuare a lasciare viva la speranza. In
questo numero parliamo di vacanze, ma promettiamo di non tenere lontane dalla
nostra mente tutte le persone che soffrono. E con Turoldo ci piace sperare che “la
gente, l’umile gente / abbia ancora chi la ascolta / e trovino udienza le
preghiere”.