La I D della "Giacomo Leopardi" riflette sul Natale degli "esclusi"

IL PUNTO DI VISTA DI ALCUNI RAGAZZI 

DI UNA SCUOLA MEDIA 

 

 

AIUTIAMOLI

 

Gli esclusi nelle grandi città sono molti di più che in quelle piccole perché nelle metropoli hanno maggiore probabilità di sopravvivenza in quanto il livello di benessere è più alto. Le loro condizioni sono però comunque uguali, cioè pessime, ovunque; inoltre queste sembra che peggiorino soprattutto quando arrivano le feste. Tutti fanno gli acquisti e si scambiano i regali, ma questo loro non possono farlo; forse qualcuno gli lascia del denaro, ma non una parola o un sorriso. Oltre a non avere nessun riparo, nessun aiuto, non hanno neppure nessun affetto. Pensiamo a quanto siamo fortunati, a noi non manca nulla, cerchiamo di aprire il nostro cuore a chi ha più bisogno di noi. Facciamo del nostro meglio a Natale rendendo felice almeno uno di loro. Aiutiamoli.

 

Danilo Dini

 

E' QUASI ARRIVATO NATALE

 

E’quasi arrivato il Natale. Una festa di grande importanza per tutti. Bambini allegri che ridono, giocano e scherzano…E’ uno dei tanti segni che dicono che sta per arrivare e per giungere nei nostri cuori. La maggior parte della popolazione italiana lo festeggia pienamente, rispettando le tradizioni come quella di coprire, prima di Natale, il Bambin Gesù nel presepe. Però ci sono anche delle persone che non lo festeggiano. Non festeggiarlo significa anche non preparare il presepe o l’albero. Ma non sono nella lista degli esclusi. Nella lista degli esclusi invece troviamo persone di altre religioni come quelle che appartengono ai Testimoni di Geova (Essi non festeggiano il Natale. Ne ho avuto testimonianza da una bambina di III elementare che ha affermato che non è una festa che riconosce). Inoltre, chi non festeggia il Natale, sono le persone che non se lo possono permettere. Questa è la gente che non può vedere la gioia di scartare i regali, il cibo messo in tavola e tante altre cose.

 

Silvia Lazzara

 

IL NATALE DEGLI ESCLUSI

 

Roma, 6 /12/2001. E’ quasi Natale! Una bellissima festa per tutti, anzi no! Quasi tutti. C’è gente, (come me)che la sera di Natale la passa in un caloroso ambiente familiare, mangiando un po’ di tutto. E’ proprio lì; è proprio in quel momento (magari mentre si apre un regalo oppure mentre si mangia) che bisogna pensare a chi il Natale lo vede come un giorno come un altro; a chi vedi passeggiare per le strade con un volto triste e solitario, quella gente che a Natale sta seduta sul divano di casa a vedere la tv, sola come un cane. Beh! Queste persone (che purtroppo ci sono) sono gli esclusi! Quelli che non sanno cos’è il mondo. Quelli che dormono sulle panchine nei parchi. Allora a Natale, magari quando siamo alla messa, diciamo una preghiera anche per loro e proviamo ad immaginare com’è il Natale degli esclusi. Buon Natale a tutti!

 

Federica La Rocca

 

 

UNA PROPOSTA

 

Sicuramente, aver fatto una preghiera in chiesa non è stata una cattiva idea; la cosa brutta però è uscire dalla chiesa e vedere che non è cambiato niente, che quella povera gente è ancora lì fuori a gelarsi le mani e a mangiare qualche piccolo panino in piena solitudine. Allora cosa fare? Non bisogna pensare che la preghiera sia stata del tutto inutile. Bisognerebbe pensare a qualcosa di più pratico! Come ad esempio aprire un centro d’accoglienza per le persone sole, povere e tristi: far in modo che anche gli esclusi passino un Natale tra amici, panettoni e regali; certo io sono solo una bambina di 12 anni e non posso far molto, ma se un giorno qualche adulto leggerà il mio tema, credo che si renderà conto di come soffre certa gente! Basterebbero anche 3000 lire a persona per dare agli esclusi un vero Natale! Potremmo invitarli a casa nostra, ma ci sentiremmo tutti a disagio perché non ci conosciamo. Allora troviamo il modo comunque di aiutarli. Il nostro gesto salverebbe 1000 vite.

 

Federica La Rocca

 

 

I PENSIERI DELLA I D

 

“Il Natale per gli zingari, i barboni e per altri è tutta un’altra cosa perché non hanno case come noi e allora mi dispiace e vorrei aiutarli!”

Fabrizia Popio  

 

“C’è anche la gente che prende i rifiuti e i vestiti dai secchioni oppure i bambini che vengono sfruttati, cioè che chiedono i soldi alla gente o che lavorano e dunque non vengono a scuola..”

Veronica Diofebo

 

“Ci sono delle persone che non festeggiano il Natale per via della religione: nessuno li potrebbe aiutare (sarebbe anche una presa in giro!). Altri sono invece i senzatetto che non lo festeggiano per via dei soldi: si potrebbe fare un gruppo di volontari e portarli in un piccolo locale per farli divertire.” 

Ilaria Cerza

 

“Roma. Le vetrine sono piene di luci, le strade sono ornate a festa. La gente esce di casa con sciarpe e cappelli di lana; fa freddo. Ognuno pensa ai regali da fare per Natale; mentre si entra nei negozi nemmeno ci si accorge del barbone o della zingarella che chiede l’elemosina”

Andrea De Rosa

 

 

 

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