Un pò di poesia ed un grande libro di Michael Ende

 

Michael Ende: "LA STORIA INFINITA"

 

 

Bastiano è un ragazzo timido, insicuro e un po’ bruttino, poco accettato dai compagni di scuola che si divertono a spaventarlo e orfano di madre, dotato però di molta immaginazione che gli permette di raccontare storie facendosi ascoltare per ore da altri bambini. Durante l’ennesima fuga dagli scherzi dei compagni, si rifugia in una vecchia libreria dove scopre un libro: La Storia Infinita. Inizia a leggerlo e trova la storia di un mondo, Fantasia, popolato da ogni sorta di creatura immaginabile e minacciato da un male all’apparenza incurabile: il nulla! Il nulla è un “vuoto” che va mangiando ogni cosa di questo regno fantastico, e “fissarlo è come essere ciechi”. Solo Bastiano, appassionandosi a tal punto delle vicende del libro, riuscirà a salvare Fantasia catapultandosi per magia nel libro stesso e arginando il nulla con la propria creatività, immaginando città, deserti e foreste dove prima c’era “nulla”. Michael Ende con questo libro ci propone un’originale metafora di come la letteratura, intesa come arte di saper raccontare storie, può aiutare l’uomo ad essere se stesso. Di come la creatività possa servire a superare le superstizioni, ma anche a crearle se mal interpretata. La fantasia è la capacità di Bastiano di dare ancora “speranza”, facendolo rinascere, al mondo di Fantasia, ma è anche la sua stessa incapacità nel distinguere cosa è reale e cosa esiste solo nella sua immaginazione, tanto da dimenticare il nome Bastiano. La fantasia sono le creature di Fantasia che donano all’uomo la capacità di distinguere cosa è importante da cosa è superficiale. Ma una volta precipitate nel nulla divengono come il nulla stesso, cioè cecità. Le stesse creature (l’immaginazione) che permettono all’uomo di comprendere la realtà (poiché esse non lo sono), rendono l’uomo cieco, creando paure dove non c’è motivo di avere paura e pregiudizi dove non dovrebbero essercene. Nasce così in me un dubbio quasi inevitabile: quanta fantasia, quanta creatività spendiamo male nel creare tutte le motivazioni che ci portano ad una guerra? E quante paure sono invece realtà? Il libro è bello, piacevole da leggersi e adatto a molte età. L’unico rimpianto è che da un buon libro come questo, sia stato tratto un pessimo film.

Angelo Rampotti        

 

 

POESIA

(da: Nel segno del Tau, 1988)

 

Poesia

È rifare il mondo, dopo

il discorso devastatore

del mercadante

 

David Maria Turoldo

 

 

IN RICORDO DI POSSEA

(da: Nel segno del Tau, 1988)

 

Anche le cose sono parole,

scrigni di sillabe divine: parole

“dimora dell’Essere”, e voi

gli scribi del mistero, o poeti.

 

Un solo verso – perla

rara che le cose in recessi

impervi racchiude

geloso -, un solo verso,

fessura sull’infinito come

il costato aperto di Cristo -, anche

un solo verso può fare

“più grande l’universo”.

 

David Maria Turoldo

 

 

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