PER RIFLETTERE

 

L' IMPEGNO

 

Prima essi attaccarono l’opposizione,

ma io non ero all’opposizione, così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli ebrei,

ma io non ero un ebreo, così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli studenti militanti,

ma io non ero uno studente militante, così non li difesi.

Poi essi attaccarono i sindacati,

ma io non ero un attivista sindacale, così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli insegnanti e gli intellettuali,

ma io non ero uno di loro, così non li difesi.

E quando essi attaccarono me,

non era rimasto più nessuno a difendermi.

 

Martin Niemoller         

 

        Pur non espresso direttamente, il messaggio dell’autore è chiaro: nessuno può restare in disparte, indifferente, persuaso che quanto accade non lo riguarda. Prima o poi, viene il momento in cui si deve rispondere delle proprie scelte, anche di quelle che non sembrano tali ma appaiono semplicemente come disinteresse e assenza.

         Penso che sia arrivato il momento di agire, di aiutare davvero le persone che soffrono. Non possiamo limitarci a dire “Poverini!” oppure “Mangia! Pensa a quanti muoiono di fame!”. Basta. Basta con le parole. Uniamoci e insieme seguiamo la parola di Gesù: “Andate per le strade in tutto il mondo, guarite i malati”. E’ forse questo quello che noi occidentali facciamo di fronte a un Terzo Mondo sempre più povero e stremato? Non penso. E allora svegliamoci!

                                                                       Claudia Chiapparelli 

 

 

Indice                  Home