La
preghiera degli Scout Nautici
Padre buono e onnipotente,
noi scout nautici,
di fronte
all'immensità dell'azzurro mare,
al calore del
sole radioso,
alla potenza dell'onda infuriata,
leviamo i nostri cuori a Te,
Creatore e Signore di tutte le cose,
aiutaci affinché la nostra mente sia sempre limpida,
la nostra volontà
forte ed il nostro corpo ubbidiente.
Nel pericolo soccorri, nella notte
guida,
nello sforzo incita, nella debolezza perdona,
perché possiamo superare con serenità e gioia
gli ostacoli della
nostra navigazione
e giungere un
giorno fino a Te, nostro ultimo porto.
E Tu, Maria,
Stella del Mare,
sii sempre sicuro
riferimento
a cui guardare
con fiducia in ogni istante
per orientare la
nostra prua
e non sentirci
soli nella nostra imbarcazione.
Con la sincerità degli uomini di mare,
Ti ringraziamo fin d'ora, o Padre Nostro
della Burrasca e del Sereno:
li affronteremo
nel nome di Gesù,
che seppe vincere
l'una e godere dell'altro.
Nel Suo nome sapremo servire la patria
ed essere fedele
equipaggio della barca di Pietro
"il grande pescatore",
al quale hai
affidato il timone dell'umanità.
Amen
o-o-o-o-o-o-o-o-o-o Anche la Sapienza dice che «la vita è come il vascello che fende le acque agitate e non lascia dopo di sé alcuna traccia del suo rapido passaggio…». Quando penso a queste cose, la mia anima si immerge nell’infinito; mi sembra di toccare già la riva eterna.
A volte mi sentivo sola, tanto sola, come nei giorni della mia vita di collegio, quando passeggiavo triste e malata nel grande cortile; mi ripetevo queste parole che sempre mi facevano rinascere la pace e la forza nel cuore: «La vita è la tua nave e non la tua dimora!». Fin da piccola queste parole mi ridavano coraggio. Anche adesso, nonostante gli anni che fanno sparire tante impressioni di pietà infantile, l’immagine della nave affascina ancora la mia anima e l’aiuta a sopportare l’esilio. Anche la Sapienza dice che «la vita è come il vascello che fende le acque agitate e non lascia dopo di sé alcuna traccia del suo rapido passaggio…».
Quando penso a queste cose, la mia anima si immerge nell’infinito; mi sembra di toccare già la riva eterna. Mi sembra di ricevere l’abbraccio di Gesù. Immagino di vedere la Madre del Cielo venirmi incontro con papà, mamma, i quattro angioletti. Immagino di godere finalmente per sempre della vera, eterna vita in famiglia.
Teresa di Lisieux