|
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
|
|
MARINA
reparti di terra
Reggimento S. Marco
Cina -
Con la fine della
Grande Guerra, il reggimento San Marco fu ristrutturato a livello di
battaglione su 4 compagnie: Bafile, Grado, Caorle e Golametto. Dopo la
rivolta dei Boxers (1900), all’Italia era stata affidata l’importante
“concessione commerciale” di Tien-Tsin. Successivamente, a seguito di alcuni
gravi episodi legati ai contrasti tra opposte fazioni, il governo italiano
decise di costituire un contingente adeguato alla situazione che si stava
delineando in Cina.
Ai fucilieri del San Marco (1500) furono affidati la difesa
della concessione da qualsiasi tipo di minaccia esterna, la protezione degli
obiettivi d’interesse pubblico, nonché i servizi di guardia e di
rappresentanza presso la legazione. L’8 settembre 1943, le forze del “San
Marco” presenti in Cina erano dislocate nella Caserma “Carlotto” di
Tien-Tsin (Shanghai), quando da Roma, giunsero gli ordini di distruggere gli
archivi segreti, autoaffondare il naviglio e consegnare il personale in caserma.
Le caserme furono infine circondate dai giapponesi e al personale fu consentito
di scegliere: collaborare o rifiutare. La lontananza dalla madre patria e la
scarsa conoscenza degli avvenimenti resero difficile la scelta. Chi preferì
collaborare trovò impiego nei cantieri navali; chi rifiutò venne internato nei
campi di concentramento prima a Shanghai poi in Manciura. Di molti si persero le
tracce, mentre altri ebbero un destino inaspettato. Si concludeva così, a 800
anni da Marco Polo, la leggenda del
LEONE
ALATO
sui bastioni della Grande Muraglia.
Nel 1936 reparti del
battaglione San Marco tornarono in terra d’Africa partecipando alle operazioni
belliche contro l’impero Etiopico. Altri reparti furono impegnati presso il
Consolato Generale e la Stazione R.T. di Tangeri ed altri ancora nello sbarco in
Albania del 1939. Senza attendere che l’aggressione tedesca del 1
settembre 1939 alla Polonia segnasse l’inizio della II Guerra Mondiale, un
nuovo ordine di mobilitazione era già pervenuto il 15 agosto al San Marco,
determinando il graduale richiamo dei riservisti per far fronte a due
contemporanee esigenze: il rafforzamento del contingente in Estremo Oriente e la
formazione del reggimento a Pola. Sulle navi intanto continuavano ad operare i
vecchi plotoni e compagnie da sbarco per l'uso ravvicinato dai propri vascelli
madre.
Con la mobilitazione generale, derivata
dall’entrata in guerra dell’Italia, il reparto si ristrutturò in
Reggimento, su due Battaglioni: Grado – Bafile. Successivamente si arricchì
di nuove unità risultando alla data del 10 gennaio1943 formato da sette
Battaglioni, Grado, Bafile, Tobruk, Caorle, Compagnia aggregata della Milmart,
(Il 7 luglio 1940 il comando
militare Milmart Milizia artiglieria marittima decise che una propria compagnia,
tra quelle meglio addestrate, divenisse reparto da sbarco. Questa
compagnia denominata Reparto Mobile Milmart (Centurione Porcelli) si fregiò
del distintivo del San Marco e fù aggregata al battaglione Grado
Il Reggimento San Marco
combatté
nelle isole dell’Egeo, in Grecia e in Africa Settentrionale dove si coprì di
gloria difendendo Tobruk da incursioni di commandos inglesi. In questa occasione e per questo
motivo il Bafile fu ribattezzato, Tobruk. Il Battaglione Bafile sarà
ricostituito nel gennaio del 1942. Nel novembre dello stesso anno, quando gli
americani sbarcarono in Africa Settentrionale, reparti del
San Marco fecero parte del Corpo di spedizione che occupò la Corsica e la base
navale di Tolone. Il passaggio agli anglo americani dei reparti coloniali della
Francia di Vichy, aveva imposto una maggior sorveglianza del territorio
continentale e insulare francese onde evitare sbarchi non graditi. Il mese successivo il Reggimento si trasferì a Biserta
a dar man forte alla Armata d'Africa e
qui
dopo strenua resistenza, il 9 maggio1943, capitolò con tutti gli altri
difensori italo-tedeschi. Scampò il solo Battaglione Tobruk
che, decimato nei combattimenti di inizio aprile, era stato
rimpatriato. La rinuncia alla presa di Malta privò il reparto del collaudo in quella
che era la sua prova per eccellenza. Assieme alla Forza Navale Speciale (FNS), si era a
lungo preparato per lo sbarco. A similitudine dei
paracadutisti della Folgore, nati anch’essi per assolvere a compiti speciali,
i marò del S. Marco dovettero farsi ancora fanti tra i fanti come nella grande
guerra. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 la Regia Marina
ricostituisce il Reggimento San Marco che così partecipa alla Guerra di
Liberazione. A un suo reparto viene concesso l’onore di sbarcare per
primo nella città di Venezia.