|
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
|
|
AERONAUTICA
reparti di terra
A.D.R.A.
Arditi Distruttori
Regia Aeronautica
REGGIMENTO
D’AVIAZIONE DUCA D’AOSTA: BATTAGLIONI LORETO E PARA’
La Regia
Aeronautica, viste le esperienze tedesche in Belgio e Inglesi in Africa aveva
dato avvio, nell'estate del 1942, alla costituzione di propri
"reparti speciali"
con la formazione del I Battaglione Paracadutisti
d'Assalto e del Battaglione Riattatori Loreto. L'operazione
C3, detta anche occupazione di Malta, offriva loro la prospettiva
di un impiego, alla
quale la Regia Aeronautica non intendeva mancare con un proprio contingente "terrestre"
studiato apposta per la riattivazione in tempi rapidi di strutture aeroportuali. I due reparti, che nel novembre 1942 sarebbero stati
riuniti nel Reggimento d’Aviazione d'Assalto Amedeo duca
d'Aosta, avrebbero
dovuto concorrere alla conquista ed al presidio degli aeroporti dell'isola, garantendone l'agibilità durante le fasi
di afflusso delle truppe aerotrasportate della forza d’invasione dell’isola
(le stesse cose dei "diavoli
verdi" di Hitler).
Nel contempo, lo Stato Maggiore della Regia Aeronautica aveva individuato
nelle azioni di sabotaggio un modo idoneo a colpire invece il potenziale aereo nemico,
portando l’offesa in Nord Africa. La costituzione del
Battaglione Arditi Distruttori per effettuare missioni di
sabotaggio con esplosivi, avvenne però solo nel febbraio 1943, sette mesi dopo
l'emanazione della circolare di nascita. Inizialmente
inquadrato nel Reggimento Amedeo d'Aosta, il Battaglione passa poi alle dirette
dipendenze dello Stato Maggiore Aeronautica. Ad Africa abbandonata (maggio 43) il corpo conta poco più di 300 uomini (14 ufficiali, 24 sottufficiali e 270 uomini di
truppa), al comando del capitano Araldo De Angelis. Il comando dell'ADRA
passerà a breve al T.Col. pilota Edvino Dalmas, già comandante del I° Battaglione
Paracadutisti, distintosi in
Tunisia e ripresosi dopo le ferite riportate. Gli uomini del Reggimento
d'Aviazione Duca d’Aosta raggiunsero il Nordafrica il 16 novembre 1942, all’indomani degli
sbarchi americani che da Ovest (Algeria, Marocco) avrebbero investito la Tunisia. In quei giorni un
gruppo misto italo-tedesco, comandato dal maggiore Witzig (l'uomo del forte di Eben Emael in Belgio) era entrato in contatto con
gli Inglesi e necessitava urgentemente di truppe di rincalzo. il 17 in uno dei
salienti più esposti, il Gebel Abiod, giungeva il battaglione Parà. I 308
uomini del colonnello Dalmas stupirono i tedeschi. La
loro resistenza, protrattasi per circa 10 giorni, permise, con i reparti arrivati
nel frattempo dall'Italia, di costruire quella linea di difesa che consenti la
resistenza delle truppe italo tedesche in Tunisia fino al 13 maggio 1943.
Nella battaglia del Gebel Abiod il battaglione venne letteralmente decimato; lo
stesso comandante fu seriamente ferito.
Nella notte fra il 13 e il 14 giugno
1943, in una operazione di commando dal territorio metropolitano, tra la mezzanotte e le 2,15, tutti gli uomini avevano lasciato gli aerei
gettandosi nella scura notte africana verso l'obiettivo loro assegnato. La quasi totalità degli
incursori, come spesso succede, finì fuori rotta e catturata. Alcuni gruppi però
riuscirono a sganciarsi e a resistere alcuni
giorni tentando di portare a termine l'incarico ricevuto. La pattuglia
paracadutata a Philippeville (Algeria), dopo una marcia forzata di 4 giorni
sulle montagne dell'Atlante, fece saltare in aria il ponte ferroviario di Beni
Mansur. Due incursori del gruppo destinato all'aeroporto di Benina, Vito Procida
e Franco Cargnel, riuscirono a raggiungere il loro obiettivo. Scampati
alla cattura del fallito lancio, dopo giorni penosi per il caldo e la mancanza
d'acqua, raggiunsero il campo d'aviazione. Nella notte del 21 giugno si
infiltrarono fra le sentinelle e collocarono 18 cariche esplosive sotto il
ventre di altrettanti quadrimotori. Mentre si allontanavano trovarono,
abbandonata all'interno del campo, una grossa bomba tedesca e Innescarono anche
quella. Ritiratisi a distanza di sicurezza stettero ad aspettare sino a
che l'ultima carica non fu esplosa. La notte successiva venivano catturati da
una pattuglia inglese.
Air Force: on November 1942 the Air Force grouped its 1st Parachutist Unit (renamed "Battalion") with the "Loreto" Battalion (an air-transportable ground-crews and engineers unit expecialy trained to operate captured enemy airfield) in the 1st Air Force Assault Regiment "Amedeo d'Aosta". A 3rd Battalion of Parachutist Demolition Engineers was planned but never formed. At the moment of the Armistice (September 8th 1943) the 2nd Battalion ADRA had just begun the training of its first elements.
EDVINO
DALMAS
Nato a
Zara il 3 ottobre 1895 Dalmas, convinto irredendista, lasciava la città natale,
allora in territorio austroungarico, per trasferirsi in Italia, dove entrava a
far parte del Regio Esercito come ufficiale di complemento esule come tanti
Istriani nella Grande Guerra.
Non appena venne costituita l'arma aerea, ne entrava a far parte.
Promosso
capitano nel 1928 e maggiore nell'ottobre del 1937, diveniva tenente colonnello
nel 1941. Con questo grado partecipava al progetto
di realizzazione dell'ADRA, di cui diveniva comandante, All'atto della resistenza del
Gebel Abiod rimaneva gravemente ferito. Rimpatriato, dopo la convalescenza
tornava al comando degli ADRA nel maggio del 1943. Gli avvenimenti del
successivo settembre lo vedevano partecipare alla difesa di alcune installazioni
Militari a Roma. Fatto prigioniero dai tedeschi, veniva liberato per
l'intervento del generale tedesco Barenthin, che lo aveva conosciuto in Tunisia. Trasferitosi al nord fondava la scuola di paracadutismo della
Repubblica Sociale a Tradate il 1° dicembre 1943. Ufficialmente la Scuola nacque come Raggruppamento Arditi Paracadutisti dell'Aeronautica
Repubblicana al
suo comando,
con elementi degli ADRA, della Folgore e della Nembo. Il Raggr. era articolato su Comando, Deposito, Servizi, Centro Istruzione Paracadutisti ed i reparti: Cp. Piloti, composta prevalentemente da accademisti, Cp. Alianti d'Assalto, Cp. Paracadutisti anziani, che comprendeva i già brevettati e tutti gli istruttori, il Btg. Allievi paracadutisti, inizialmente denominato Arditi Distruttori Aeronautica Repubblicana (A.D.A.R.) e, dal 15 gennaio 1944, Battaglione Azzurro, per il colore
dell'uniforme dell'Aeronautica.
Nel marzo del 1944
lasciava la direzione dei corsi per assumere il comando del reggimento Folgore.
Sopravvissuto alle vicissitudini del conflitto, Edvino Dalmas si spengeva a
Padova il 28 maggio 1963.
Rielaborato dal sito bunker.altervista. Link per i reparti volo http://www.arsmilitaris.org/pubblicazioni/AssiAMI/assami.htm
Le vicende di questo corpo come quella di altre armi, saranno trattate anche nei singoli capitoli per la partecipazione al secondo conflitto mondiale e/o alla Guerra di Liberazione.