DOVREMMO AFFRETTARCI...
(da "Scrutare nel buio")
Questa scena avviene dopo un colloquio fra gli psicologi della polizia e Bob Arctor, nella sua identità di Fred, agente della narcotici. Gli psicologi hanno operato dei test per stabilire se il cervello di Bob/Fred presentasse delle lesioni provocate dalla sostanza M.
 
.... Se voi, ragazzi, siete della genia degli psicologi e avete ascoltato i miei interminabili rapporti con Hank, come diavolo devo comportarmi con Donna? Come faccio ad avvicinarla? Voglio dire, come me la porto a letto? Questa dolce, unica, testarda pollastrella?
- Ogni ragazza è diversa, - disse l'ufficiale seduto.
- Intendo dire, accostarmi a lei eticamente, - replicò Fred. - Non imbottirla di droga e di liquori e poi saltarle addosso mentre sta coricata sul pavimento in salotto.
- Le compri dei fiori, - propose l'ufficiale in piedi.
- Cosa? - disse Fred, sbarrando gli occhi nascosti dal suo alterabito.
- In questo periodo dell'anno le può comperare fiorellini primaverili. Ad esempio al vivaio di Penney, oppure da K Mart. O magari un'azalea
- Fiori, - mormorò Fred. - Volete dire fiori di plastica o fiori veri? Veri, immagino.
- Quelli di plastica non vanno bene, - disse l'ufficiale seduto. - Hanno l'aspetto di.. be', di cose false. Falsi in qualche modo.
- Ora posso andare? - domandò Fred.
Dopo uno scambio di sguardi, entrambi gli ufficiali assentirono. - Le daremo una valutazione complessiva in un altro momento, Fred, - disse quello che stava in piedi. - Non è così urgente. Hank glielo notificherà durante uno dei prossimi appuntamenti.
Per qualche motivo oscuro Fred ebbe voglia di stringere loro la mano prima di andarsene, ma non lo fece; se ne andò semplicemente senza dire parola, un po' abbattuto e un po' confuso, probabilmente per il sapore che gli aveva dato la cosa, di abbandono del campo, così all'improvviso. Hanno preso ripetutamente in esame il mio materiale, pensò, cercando di trovare dei segni di fottitura in me, e ne hanno trovati. A sufficienza comunque per volermi sottoporre a questi test.
Fiori primaverili, pensò mentre arrivava all'ascensore. Fiorellini che probabilmente crescono a filo di terra e su cui un sacco di gente cammina sopra. Crescono spontaneamente? Oppure in vasi commerciali speciali o in enormi aziende chiuse? Chissà com'è la campagna. I campi e le altre cose, gli strani odori. E, si domandò, dove li trovi? Dove bisogna andare e come ci si arriva e come ci si ferma? Che viaggio è mai quello e che biglietto si prende? E dove lo compri il biglietto?
E, pensò, mi piacerebbe portare con me qualcuno quando ci andrò; magari Donna. Ma come si chiede una cosa simile ad una pollastrella quando non sai nemmeno come avvicinarti a lei? Dopo che hai fatto dei progetti su di lei senza nessun risultato... nemmeno un piccolo passo in avanti. Dovremmo affrettarci, pensò, perche' più in là tutti i fiori della primavera di cui mi hanno parlato saranno morti.

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