Dick : un frammento dell'esegesi che riassume la concezione dickiana del reale e di ciò che dietro di esso si nasconde. La domanda è sempre la stessa : ciò che ci sembra reale lo è veramente ? o è solo un sogno da cui ci stiamo per risvegliare ?

  1. i greci ritenevano che la realtà fosse velata (dal dokos, o illusione, falsa opinione, apparenza; si veda Parmenide).
  2. gli induisti ritenevano che la realtà fosse velata (da maya, che noi stessi produciamo, ma alla cui tessitura anche Kalì contribuisce; si veda Heirich Zimmer ).
  3. Calvino riteneva che fossimo accecati: un tempo eravamo in grado di cogliere ciò che è reale, ma poi siamo stati puniti (e ciò si accorda in parte con Empedocle e Castaneda, con lo sciamanismo in genere (...))
  4. Agostino riteneva che la Città di Dio fosse intrecciata con quella degli uomini, al punto che per noi è impossibile distinguerle; ma al momento della Parousia, risulteranno separate (ai nostri sensi).
  5. Zoroastro era considerato in modo analogo al punto 4 (Ahriman e Abura Mazda, la luce e l'oscurità mischiate; ma alla fine dei tempi, i due elementi risulteranno visibilmente separati).

Una volta ho avuto un'apparizione: ho impiegato qualche tempo (cinque giorni) ad assimilare gli oggetti della percezione (noeticamente), e sono poi tornato alla normale percezione delle apparenze, al "riflesso" della realtà (Platone, Paolo, etc.).
La mia esperienza dimostra che tutto ciò che vediamo solo come un "riflesso sul fondo di una pentola di metallo lucidato" è corretto, CHISSA' PERCHE' e che solo la normale percezione delle apparenza è dubbia. Non vedevo , poi ho visto; infine sono tornato a non vedere (esattamente come dice Paolo). Perchè non vedevo ? Perchè ho visto ? Perchè poi sono tornato a non vedere ? Vale l'idea di Teilhard secondo cui si tratterebbe di un passo in avanti dell'evoluzione ? O è un caso di anamnesi, di reintegrazione di facoltà perdute (Calvino ?) O forse è solo il procedere circolare, ciclico del tempo ? O ancora il tempo del nastro di Mobius ? (....) ma se è vero che siamo noi a ingannarci ,perchè ciò succede ? Se invece siamo ingannati da qualcuno/qualcosa ,chi o che cosa ci inganna ?

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