SOHL
un grappolo di glorie eruttarono dal suo cranio.
riempito da un sacro terrore lui aprì il suo petto e rimosse un piccolo specchio ovale. avorio e cristallo perfettamente lavorati. egli aveva intenzione di ispezionare la sua testa ma invece indugio' parecchi minuti nell'elegante astuzia dello specchio. l'avorio aveva una ricca grana, venature, e al centro un'incrinatura.
si inginocchio' e guardo' di traverso così da avere una migliore visione.
nell'incrinatura c'era un giardino. era così verde che cadde all'indietro ridendo e rotolo' e rotolo' su e giù sopra le fredde lame. il sangue fluì e coprì i campi sorprendenti. le pallide glorie abituate ad adorare, levarono le loro teste e si lasciarono bagnare nella lussuria rossorubino. dopo parecchi giorni di pioggia e dopo che tutte le tracce dell'uomo furono cancellate  i bambini furono lasciati liberi di vagabondare e lanciare sguardi carichi di cupidigia verso i lunghi campi di papaveri.

Torna alla pagina precedente