KIMBERLY
 
Il muro è alto, la capanna è nera, la bambina tra le mie braccia vestita di stracci e io so che presto il cielo si aprirà e i pianeti devieranno, sfere di giada precipiteranno e l'esistenza finirà.
Piccola sorella, il cielo sta cadendo. non m'importa. non m'importa.
Piccola sorella, il destino ti sta chiamando. Ah sono ancora qui in questo vecchio turbine elettrico. Il mare si abbatte sulle mie ginocchia come fiamme, e io mi sento come una Giovanna d'Arco fuori posto. E la causa è che tu stai alzando gli occhi su di me.   
Oh bambina, io ricordo quando sei nata. Era l'alba e la tempesta era entrata nel mio ventre e io rotolai nell'erba e sputai fuori il gas e accesi un fiammifero e il vuoto divenne un lampo e il cielo si aprì e i pianeti si scontrarono, sfere di giada precipitarono e l'esistenza finì, finì, fine, fine. Piccola sorella, il destino ti sta chiamando.
Io stavo diventando pazza, così pazza che sapevo che avrei potuto rompere con te. Così con una mano ti scuotevo, con il cuore mi avvicinavo a te.
Ah io sapevo che la tua giovinezza serviva per portare fuoco sul piano mentale. Io corsi lungo i campi, e quando i pipistrelli con le loro facce venate da bambini apparvero nella capanna e le fiamme in un violento cielo viola, io  caddi in ginocchio e ti strinsi forte a me. La tua anima era come una rete di saliva, come sfere di vetro che si muovono come freddi torrenti di logica. E io pregai, quando venne la luce, che qualcosa la spezzasse, qualcosa la spezzasse, qualcosa lo spezzasse .....
Le palme precipitarono nel mare.
Non m'importa molto per quanto sei al sicuro, Kimberly.
E io posso contemplare profondamente, profondamente nei tuoi occhi stellati, piccola. 
 

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