Parole in liberta' su guerra e musica

" Finchè il colore della pelle di un uomo non avra' lo stesso significato del colore dei suoi occhi, io dico che ci sarà guerra.
finchè i diritti umani non saranno egualmente garantiti a tutti, senza differenza di razza, ci sarà guerra.
e finchè il sogno di una pace definitiva, di un mondo unito, di regole internazionali di moralità, resteranno una fugace illusione, da essere perseguita ma mai raggiunta, in ogni posto ci sarà guerra"

      BOB MARLEY

La musica è un veicolo che viaggia per conto suo, se ne frega dei confini, della politica e della lingua. Prima che arrivasse GORBACIOV con la sua perestroika, nei paesi dell'est non si potevano ascoltare i PINK FLOYD, e in quel periodo in SUDAFRICA veniva proibita la canzone ANOTHER BRICK IN THE WALL perchè diceva "noi non abbiamo bisogno di educazione, noi non abbiamo bisogno di controllo del pensiero" .
I dittatori hanno sempre avuto paura della musica, e hanno sempre cercato di incatenarla. In ITALIA ai tempi del fascismo MUSSOLINI da un lato proibiva la musica americana, dall'altro faceva cantare ai nostri nonni GIOVINEZZA e FACCETTA NERA. Ma come non c'è nulla di piu' disgustoso di una marcia di regime, credo non ci sia nulla di piu' immediato e coinvolgente di una bella canzone che parla di liberta' e amore. La musica si diffonde, si deposita, mette radici, diventa patrimonio comune e motivo di unione. La gente si commuove ancora, dopo tanti anni, quando sente NO WOMAN NO CRY, o LET IT BE, e c'è sempre qualcuno che si mette a ballare il rock,n'roll quando ELVIS attacca MY BLUE OLD SHOES. BOB MARLEY ha saputo scrivere testi che pur usando parole semplici hanno un forte impatto emotivo, come in JOHNNY WAS

una donna si tiene la testa tra le mani e piange
perche suo figlio è stato ucciso in strada
ucciso da un proiettile vagante
a spiegarle l'accaduto è stato un passante
chi l'ha vista piangere si domanda
come potrà farcela ad andare avanti ?

la donna si tiene la testa fra le mani e piange
un passante cercava di confortarla
lei piangeva e si lamentava
"Johnny era buono, era buono , era un buon uomo
non aveva mai fatto del male a nessuno"



Mentre ancora a Sarajevo piovevano le bombe serbe, gli U2 e Pavarotti fecero il pezzo MISS SARAJEVO, e portarono fra i giovani le immagini di palazzi sventrati, e croci piantate nei giardini,e le ragazze in costume che srotolavano lo striscione con scritto "DON'T LET THEM KILL US" , non lasciate che ci uccidano.
Mi piace credere che anche questa canzone abbia contributito a far crescere nella gente la consapevolezza che la guerra andava fermata.


Una delle mie canzoni preferite contro la guerra è BROTHERS IN ARMS dei DIRE STRAITS

La nebbia copre le montagne
questa ora è la mia casa
ma la mia casa è nelle terre basse
e sempre lo sarà
un giorno torneremo
alle nostre valli e fattorie
non dovremo essere a lungo
fratelli in armi

In questi campi di distruzione
il battesimo del fuoco
ho guardato la vostra sofferenza
mentre la battaglia s'infiammava
e sebbene fossi ferito
impaurito e allarmato
voi non mi avete abbandonato
miei fratelli in armi

Ora il sole è andato all'inferno
e la luna si sta alzando
lasciate che vi dica addio
ogni uomo deve morire
ma sta scritto nelle stelle
e in ogni linea della nostra mano
siamo dei pazzi a fare la guerra
ai nostri fratelli in armi.


E siamo veramente dei pazzi a fare la guerra. Ho letto una volta un racconto di fantascienza in cui uno scienziato sosteneva che non era possibile che gli uomini facessero volontariamente una cosa così stupida come la guerra, e questo significava che c'erano delle entità aliene che segretamente, da millenni, ci spingevano a questo. D'altra parte, che giudizio si può dare sulla razionalità del genere umano quando alla domanda "VOLETE BURRO O CANNONI" la gente risponde cannoni?
E che dire degli ebrei, che posti di fronte alla scelta se liberare GESU o BARABBA , risposero all'incredulo PILATO di liberare BARABBA !!!!
La stessa irrazionalità la mostrarono gli ateniesi che decisero di condannare a morte un uomo come SOCRATE, che oltre a tutto non aveva fatto ASSOLUTAMENTE NIENTE !!!!
Forse ha ragione PHILIP DICK, che nel suo romanzo piu' bello, SCRUTARE NEL BUIO, sostiene che siamo una razza maledetta, eppure le cose potrebbero essere diverse, come dicono i PINK FLOYD in "THE GUNNER'S DREAM", IL SOGNO DELL'ARTIGLIERE.

... e si aggrappa a un sogno

Un posto dove stare,
abbastanza da mangiare,
da qualche parte vecchi eroi che passeggiano tranquillamente,
dove tu puoi parlare ad alta voce dei tuoi dubbi e delle tue paure,
e soprattutto,
nessuno piu' viene fatto sparire,
non sentire piu' i loro giornali infilarsi sotto la tua porta
puoi stare tranquillo in entrambi i lati della strada,
e i maniaci
non fanno piu' esplodere la banda con comandi a distanza,
e ognuno si affida alla legge,
e nessuno piu' ammazza i bambini ,
nessuno piu' ammazza i bambini

giorno dopo giorno, girando nel mio cervello
questo sogno mi sta facendo impazzire



Ma dopo il sogno dell'artigliere, voglio finire questo pezzo con una canzone d'amore, ancora dei PINK FLOYD, uno dei miei testi preferiti.

Se a me non fosse importato di quello che ti succedeva,
e se a te non fosse importato di me
staremmo ancora vagando per la nostra strada, fra la noia e il dolore,
guardandoci di nascosto attraverso la pioggia
domandandoci a quale bastardo dare la colpa
e cercando con lo sguardo i porci in volo

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