Fabrizio De Andrè - Storia di un impiegato

Un disco sicuramente sottovalutato di De Andrè è STORIA DI UN IMPIEGATO , un concept-album ambientato nel 68 durante le contestazioni del famoso "maggio francese", e narra la storia di un impiegato delle poste , che osservando i giovani studenti che manifestavano

lottavano così, come si giuoca
i cuccioli del maggio , era normale
loro avevano il tempo
anche per la galera

e guardando se stesso e il suo mondo fatto di consuetudine e banalità

ed io contavo i denti ai francobolli
dicevo grazie a Dio , Buon Natale
mi sentivo normale
eppure i miei trent'anni
erano pochi più dei loro
ma adesso è tardi , adesso ,
torno al lavoro

entra in una profonda crisi personale , ed è costretto a guardare dentro se stesso e a mettersi in discussione

chissà cosa si prova a liberare
la fiducia nelle proprie sensazioni
allontanare gli intrusi
dalle nostre emozioni
allontanarle in tempo
prima di trovarti solo
con la paura di non tornare al lavoro

Sarà un percorso difficile, che lo porterà a una reazione violenta verso la società , e che finirà con la prigione e la disgregazione del suo mondo. I testi delle canzoni sono secondo me tra le cose migliori che De Andrè ha scritto , e alcuni versi in particolare mi hanno colpito profondamente fin dalla prima volta che li ho ascoltati, circa 20 anni fa. Ci ho messo anni a capire il significato di "cantavano il disordine dei sogni" ma la frase mi è subito sembrata importante , anche se è rimasta a lungo ai margini della mia comprensione.
L'impiegato tenta una ribellione , ma la sua "coscienza" nelle vesti di un giudice lo blocca e lo riporta alla sua vita precente , dentro quella società che lui aveva compreso e rifiutato ,a sognare i sogni di qualcun'altro

vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi
solo i sogni che non fanno svegliare
sì Vostro Onore , ma li voglio più grandi
c'è lì un posto , lo ha lasciato tuo padre
....
così son diventato mio padre
ucciso in un sogno precedente
il tribunale mi ha dato fiducia
assoluzione , delitto , lo stesso movente

Ma la caduta del suo ultimo figlio , distrutto dalla droga

non ha più la faccia del suo primo hascish
è il mio ultimo figlio , il meno voluto
ha pochi stracci dove inciampare
non gli importa di alzarsi neppure quando è caduto

lo porterà nuovamente alla ribellione , e questa volta non nel sogno , ma nella realtà

adesso le fiamme mi avvolgono il letto
questi , i sogni che non fanno svegliare
Vostro Onore sei un figlio di troia
mi sveglio ancora e mi sveglio sudato
ora aspettami fuori dal sogno
ci vedremo davvero
io ricomincio da capo

E' un disco bellissimo , compratevelo.

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