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Partenza da Venezia con volo Air France e
dopo scalo a Parigi e Bogotà, arrivo a Quito. La prima impressione
di questa città è un caos pazzesco!Dopo qualche giorno passato
a girovagare per la città, con molti monumenti dell'epoca coloniale,
decidiamo di partire per una località di mare, Salinas. Si trova
nel sud vicino alla città di Guayachil, la città industriale
dell'Ecuador. Ovviamente l'unico mezzo di trasporto alternativo all'aereo,
è il pullman.
La stazione dei pullman di Quito è un pullulare di migliaia di
persone, banchi dove vendono cose da bere e da mangiare, rumore e smog.
Ci sono autobus ovunque, molti dei quali sono delle "carrette"
rumorose e fumose. In questi luoghi bisogna fare molta attenzione ai delinquenti.Arriviamo
a Salinas dopo 15 ore di pullman e un cambio a Guayachil. Durante il viaggio
è sempre presente la classica musica sudamericana ad alto volume,
bella per le prime due tre ore, ma poi non si vede l'ora di scendere !!
Salinas è una località turistica con grattacieli ed alberghi
lungo la spiaggia e baracche nelle vie posteriori. Agosto è inverno
per la popolazione locale ed infatti non vi era quasi nessuno sulla spiaggia,
comunque per noi c'era caldo a sufficienza per farsi un bagno nell'oceano.
Dopo essere tornati a Quito, con l'aereo questa volta, il fine settimana
andiamo ad Otavalo, 100km a nord di Quito, sempre tramite pullman. Questa
cittadina nei fine settimana, si popola di persone che provengo da tutto
il paese, per vendere i loro prodotti artigianali. Il mercatino è
bellissimo, pieno di colori, si trovano tappeti, vestiti, prodotto in
legno e moltissime altre cose. La domenica facciamo una breve escursione
tramite taxi, a vedere il lago di Cotacachi. Questo lago si trova all'interno
di un vulcano spento (forse) e dalle sue sponde si ammira uno spettacolare
panorama di tutta la zona circostante. Dopo essere tornati a Quito, sempre
la nostra base, partiamo per Baños dove dei nostri amici di Verona
hanno un ristorante. Questa cittadina si trova a sud di Quito ed è
il punto di partenza per escursioni in Amazzonia, rafting sui fiumi circostanti,
o gite sulle cime circostanti, con parecchie montagne oltre i 5000mt.
La città è piccolina, carina, incastonata in una vallata,
con perfino una via pedonale. Ci sono parecchi ristoranti con cucina di
tutto il mondo. Si incontrano spesso per la strada, delle baracche dove
vengono vendute cose da mangiare, biscottini, succhi, canna da zucchero
da succhiare, etc.La nostra meta successiva è Puerto Quito.Per
raggiungerlo utilizziamo i soliti pullman ed il solito interminabile viaggio
con strade che partono dai 3000 mt di Quito, salgono a 4000mt, poi scendo
a 1000mt per poi risalire e ridiscendere.
Puerto Quito è un piccolissimo paese in mezzo alla foresta. Noi
dormiamo per qualche giorno in palafitte in mezzo alla foresta.Esperienza
meravigliosa, immersi nella natura. Per qualche giorno ci siamo cibati
di frutta gustosissima: raccogliere le banane, il cocco, gli avocado direttamente
dalla pianta è fantastico. Vedere il frutto del caffè, del
cacao e tutto il resto è stata una bella esperienza. La notte nella
foresta inizia molto presto, alle 17 è notte fonda e quindi alle
20 eravamo già a dormire. La notte tutti gli animali della foresta
si svegliano ed il rumore della natura è assordante e al principio
fa un po' paura. Comunque è sempre più bello del rumore
delle nostre città. Ritornati a Quito, un pomeriggio facciamo una
gita alla Mitad del Mundo.
Questa località sorge proprio alla
periferia della città. In giornata da Quito, facciamo un escursione,
organizzata da una delle moltissime agenzie viaggi, al Parco Nazionale
del Cotopaxi. Questo vulcano ancora attivo, è il secondo dell'Ecuador
e raggiunge i 5800 mt di altezza. Saliamo con un pulmino fino a 4600 mt,
fermandoci a fotografare alcuni Lama lungo la salita. Da qui, indossando
delle giaccavento che ci ha noleggiato l'agenzia viaggi, proseguiamo a
piedi fino al rifugio a 4800mt. La salita è molto più dura
di quel che sembra data la carenza di ossigeno. Dopo la sosta al rifugio
ed un tè per scaldarci, ripartiamo per raggiungere la neve che
inizia a 5000mt circa. Per salire alla cima del vulcano, bisogna essere
attrezzati per camminare sul ghiaccio e bisogna partire la mattina presto,
dopo aver passato un giorno nel rifugio per abituarsi all'altitudine.
Comunque deve essere abbastanza facile da raggiungere visto le molte persone
che si stavano preparando per la salita, presenti nel rifugio.
Per terminare devo dire che è stato
un bel viaggio indimenticabile, sempre a contatto con la natura, con i
paesaggi mozzafiato delle vette andine oltre i 5000mt.
Federico
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