SPAGHETTI ALLA BERSAGLIERA

LE RICETTE SPECIALI DI “Mister Carota” Claudio Palma http://www.mistercarota.com/arsecolotot.htm  

-"Ueeee! maresciaaaaa'! Vulite favorì? Venite, venite?"
-"Ma, veramente, bersaglie' vado di fretta..."
-"Ah marescia', non fate quest'affronto agli sposi ed a tutti 'sti invitati, venite a magna' nu poco de spaghetti come li saccio fa io"
-"Bersaglie' tu mi tenti sempre... evabbe', vengo a mangia' gli spaghetti alla bersagliera...

Preparazione: 

 

Affettare sottilmente la cipolla, tritare l'aglio, il sedano, la carota, il prezzemolo
-soffriggere in un po' di olio la cipolla, l'aglio, la carota, il sedano ed un pezzo di peperoncino
-eliminare il peperoncino ed aggiungere i pomodori tagliati a cubetti; coprire la pentola e far bollire per 15 o 20 minuti
-intanto lessare gli spaghetti in acqua salata abbondante 
-aggiungere alla salsa il prezzemolo tritato e qualche foglia di basilico spezzettata
-scolare la pasta, condirla con metà salsa, disporla nei piatti, aggiungere il resto, spolverare con caciotta grattugiata e servire.

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di spaghetti - 500 gr di pelati -cipolla -aglio -carota -sedano -basilico -prezzemolo -caciotta caprina stagionata -olio di oliva -sale -peperoncino

 

Buon appetito

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Gianduia 

Gianduia è la più popolare maschera del Piemonte, il re di Torino durante il Carnevale. Ma qual è la sua storia? Gianduia nasce ad opera di un burattinaio che circa 300 anni fa, aveva un enorme successo con il suo burattino chiamato "GIRONI", che in dialetto piemontese significa Gerolamo. Ma quel nome faceva pensare a possibili allusioni (era il 1798 circa,e il fratello di Napoleone si chiamava appunto Girolamo) e al burattinaio fu consigliato di cambiare nome al suo personaggio… Benissimo, ma che nome dargli? Mentre ci pensava, il nostro burattinaio scoprì a Callinetto,, in un paese intorno ad Asti, un contadino simpatico , arguto e furbo, un certo GIOAN d'la douja , così chiamato perché in qualunque osteria entrasse chiedeva un boccale di vino (douja, in dialetto piemontese). GIOAN vestiva con una lunga giacca marrone bordata di rosso, portava in testa un cappello a tre punte,il tricorno, e aveva un codino girato all'insù legato con un bel nastrino rosso. Il suo nome fu presto abbreviato in Gianduia, divenne un burattino di grande successo e, in seguito, la maschera ufficiale di Torino. Gianduia è quindi un galantuomo, di carattere allegro con buon senso e coraggio, ama il buon vino e la buona tavola ed è il personaggio sempre presente nelle feste popolari torinesi, dove non manca neppure la sua fedele compagna Giacometta, con la quale, nei giorni di carnevale, gira su una carrozza di gala e va a fare visita ad ospedali, ospizi e ad ossequiare le autorità cittadine.