PASTICCIO DI VERMICELLI ALLA BERSAGLIERA

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Ingredienti per 4 persone:

- g. 400 di vermicelli
- g. 150 di salame a pezzo
- g. 100 di provolone
- g. 400 di pomodori pelati
- 1 bicchiere di vino bianco
- 1 cipolla, 2 spicchi di aglio
- g. 50 di pecorino
- g. 50 di pangrattato
- olio, sale e pepe q.b.

Esecuzione
In una casseruola, possibilmente di terracotta, fare imbiondire l'aglio e la cipolla tritati, quindi aggiungere il salame tagliato a striscioline e lasciare insaporire per qualche minuto. Bagnare con il vino bianco e fare evaporare a fuoco basso, unire i pomodori spappolati e fare cuocere per 25/30 minuti mescolando spesso.
Tagliare il provolone a cubetti, unirlo alla salsa e mescolare fino a quando il formaggio sarà fuso.
Lessare al dente i vermicelli, condirli con il sugo e sistemarli in una pirofila, cospargere con il pecorino e il pangrattato e passare in forno a 200° per 15 minuti. Servire ben caldo.
 

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SANDRONE (Sandróun in modenese)
Simpatica e astuta maschera modenese appartenente alla categoria del contadino grossolano e ignorante. Travagliato nell'animo per l'appartenenza sociale cerca di sfuggirle cercando di apparire più istruito di quanto sia. Si sforza di parlare italiano dando vita, però, ad un "pastiche" incomprensibile e senza senso. Riconoscibile per il tipico costume composto da una grande giubba scura, sotto la quale porta un gilet a pois e l'immancabile berretto da notte a righe rosse e bianche. È portavoce del popolo più umile e maltrattato, eternamente affamato e sempre in cerca di stratagemmi per sbarcare il lunario. Nel 1840 "prende moglie", compare cioè anche la figura della moglie Pulonia (Apollonia) e ben presto la famiglia si completa con il figlio Sgorghighelo (Sgurgheghel). Si attribuisce la sua nascita al burattinaio Luigi Campogalliani (1775 - 1839) anche se un almanacco di Reggio Emilia già riporta la notizia su un personaggio di nome "Sandron Zigolla da Ruvolta".
Inizialmente questi personaggi furono solo dei burattini, ma dalla fine dell'800 esse vennero impersonate da attori (tutti maschi, anche la Pulonia). Suo figlio ha una parrucca rossiccia e un berretto marrone con visiera. La Pulonia indossa una cuffia bianca, un vestito lungo fino alla caviglia disegnato a fiori vivaci. Porta un grembiule bianco, ai piedi scarpette di vernice nera con vistose fibbie, e in testa, una parrucca bianca a boccoli.
Le tre maschere, la famiglia Pavironica, da oltre un secolo, allietano i modenesi e sono il simbolo del Carnevale; secondo la tradizione (tenuta in vita dalla Società del Sandrone), ogni anno il giovedì grasso Sandrone e famiglia arrivano a Modena dal mitologico Bosco di Sotto. Sfilano dalla stazione ferroviaria fino a Piazza Grande, dove i modenesi si affollano per assistere allo "sproloquio" (pronunciato nientemeno che dal balcone del Palazzo Comunale è rigorosamente in dialetto modenese!): il discorso dei tre è ricco di commenti arguti sulla vita cittadina e bonarie critiche all'amministrazione.