La storia è racconto attraverso i libri Il primo testo che accompagna la presentazione è in genere quello diffuso dall'editore, dalla libreria o da critici che vengono indicati. Se non diversamente indicati sono del sito. 62 |
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POI OPERA LIRICA DI PIETRO MASCAGNI (1890) |
CAVALLERIA RUSTICANA (1880) Giovanni Verga (1840/1922) Trama |
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Turiddu Macca, il figlio della gnà
Nunzia, come tornò da fare il soldato, ogni domenica si pavoneggiava in
piazza coll'uniforme da bersagliere e il berretto rosso, che sembrava
quello della buona ventura, quando mette su banco colla gabbia dei
canarini. Le ragazze se lo rubavano cogli occhi, mentre andavano a messa
col naso dentro la mantellina, e i monelli gli ronzavano attorno come le
mosche. Egli aveva portato anche una pipa col re a cavallo che pareva
vivo, e accendeva gli zolfanelli sul dietro dei calzoni, levando la
gamba, come se desse una pedata. Ma con tutto ciò Lola di massaro Angelo
non si era fatta vedere né alla messa, né sul ballatoio ché si era fatta
sposa con uno di Licodia, il quale faceva il carrettiere e aveva quattro
muli di Sortino in stalla. Dapprima Turiddu come lo seppe, santo
diavolone! voleva trargli fuori le budella dalla pancia, voleva trargli,
a quel di Licodia! però non ne fece nulla, e si sfogò coll'andare a
cantare tutte le canzoni di sdegno che sapeva sotto la finestra della
bella.
......Il babbo cominciava a
torcere il muso, ma la ragazza fingeva di non accorgersi, poiché la
nappa del berretto del bersagliere gli aveva fatto il solletico dentro
il cuore, e le ballava sempre dinanzi gli occhi. Come il babbo mise
Turiddu fuori dell’uscio, la figliuola gli aprì la finestra, e stava a
chiacchierare con lui ogni sera, che tutto il vicinato non parlava
d’altro. |
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