La storia è racconto attraverso i libri   

I testi che accompagnano la presentazione sono in genere quelli diffusi dall'editore, dalla libreria o da critici che vengono indicati

Un bersagliere sul fronte russo
di Fiorenzo Croci 
Mursia editore Pagg. 145 


In prima linea

Troviamo l'essenza dell'azione quando il fine e il mezzo per raggiungerlo diventano una cosa sola, ovvero quando non e 'è differenza tra l'uno e l'altro......La verità è lì, ci guarda, è scritta su qualche libro, e soprattutto si propone continuamente ai nostri occhi.
«Questa storia la raccontano quelli che sono stati là e poi sono tornati, i superstiti della prima linea, ma la dovrebbero invece raccontare i morti, tutti quei morti che non hanno nemmeno una storia, e la storia vera, quella che i libri non riportano, è rimasta in quei loro occhi spalancati…»
Freddo a 40 gradi sotto zero, nemico numericamente superiore, mezzi inadeguati. Il Terzo bersaglieri fu uno dei reggimenti più impegnati sul fronte russo, l'unico che, nell'avanzata delle truppe dal luglio del 1941 all'agosto del 1942, ebbe la bandiera decorata due volte di medaglia d'oro. In tutto questo periodo, Mario Croci, sergente del XVIII battaglione, fu sempre "in prima linea". Il racconto è quello di un bersagliere e riguarda la prima fase della Campagna di Russia, quella cioè dell’avanzata, mentre la maggior parte dei libri sull’argomento trattano la tragica ritirata che ha coinvolto in massima parte gli alpini. 

Fiorenzo Croci, figlio di Mario Croci, è nato nel 1951 a Vedano Olona, in provincia di Varese. Giornalista pubblicista, direttore di testate culturali, editore e ideatore di proposte originali, come l'uso del «corto letterario», un modo per far circolare la letteratura grazie a cartoline, opuscoli, agende, oltre che nel web (www.ilcavedio.it). In questi anni è stato promotore di incontri sulla Campagna di Russia e sulla Seconda guerra mondiale per i ragazzi delle scuole medie

Dalla prefazione di Nelson Cenci. http://www.ilcavedio.it/in%20prima%20linea%20estratto.htm 
Rispetto ai libri pubblicati sulla Campagna di Russia e sulla Seconda guerra mondiale in genere questo “In prima linea”, che esce oggi nelle edizioni Mursia, si presenta con molti aspetti originali. Innanzitutto la scrittura. La voce dell’io narrante è sempre accanto al lettore, lo accompagna in un racconto che è quasi verbale, pare di sentirne il suono. Si inizia la prima pagina e d’un fiato si arriva alla fine. Mario Croci, il protagonista, è stato mio fraterno e carissimo amico. A lui mi univano, oltre alle comuni sofferenze patite in guerra, pur in periodi diversi in terre tanto lontane, uguali ideali, come quel grande desiderio di ben operare per chi meno dalla sorte ha avuto, e soprattutto la memoria dei tanti fratelli lasciati nella steppa ai quali, il più delle volte, non avevamo potuto dire altro che misere parole di conforto….Infine tante riflessioni, considerazioni che daranno al lettore spunti per una comprensione più profonda. Ciò che è stato visto e vissuto è riportato senza retorica. I fatti parlano da soli, per quello che sono stati e che ancora sono, perché quei sentimenti, paure, speranze, eroismi hanno un valore che si è conservato integro nel tempo, anzi si è rafforzato, per cui in questo nostro tempo pieno di contraddizioni rappresentano un riferimento solido, forse irrinunciabile, e un insegnamento ai giovani di oggi e alle generazioni che verranno dopo di loro. 
Nelson Cenci, ufficiale degli alpini nel battaglione Vestone, Divisione Tridentina. Il suo nome ricorre innumerevoli volte nel racconto di Mario Rigoni Stern “Il Sergente nella neve” (Einaudi). Eroe di Nikolajevka, medaglia d’argento al V.M., nel 1982 ha pubblicato per Rizzoli “Ritorno”, sulla ritirata di Russia.

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