LA GUERRA E IL CINEMA LA RUSSIA DELLA RITIRATA
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I GIRASOLI
Regia Vittorio De Sica |
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locandine e immagini sono tratte da |
http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/ | |
Critica "(..) Come appare chiaro, l'intento degli autori era di fare un grosso romanzo popolare, una macchina di sicura presa emotiva e commerciale. (..) De Sica raggiunge (in varie scene) l'estremo dell'effetto nell'estremo della semplicità (..) e crea l'atmosfera emotiva che permette a una tragica e splendida Loren di toccare coi mezzi più semplici tutte le corde della disperazione e della pietà (..). Un altro personaggio bellissimo la Mascia di Ludmilla Saveljeva (..) Mastroianni (..) appare talvolta disorientato (..)" (F. Sacchi, 'Epoca', 29 marzo 1970) |
Per
aver diritto a una licenza di dieci giorni, che gli eviterà di partire per
il fronte africano, un soldato settentrionale, Antonio, vincendo la
propria ritrosia per il matrimonio sposa Giovanna -![]() |
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Italiani, brava gente "talianski, karasciò !" Regia Giuseppe de Santis |
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Personaggi e interpreti
Titolo russo: |
Arthur Kennedy (Ferro Maria Ferri),
fascista fanatico, con tanto di mano di legno.
Tatiana Samoilova (Sonja), Gianna Prokhorenko (Katja), Raffaele Pisu (Libero Gabrielli) è un soldatino che sogna di tornare a casa per sposare "Ginetta sua": di tanto in tanto suona l’armonica e qualche volta si diverte a sfottere i fascisti più seriosi accennando le note dell’Internazionale Andrea Checchi (colonnello Sermonti), leale comandante di un variopinto reggimento del quale fanno parte soldati provenienti da tutte le regioni d’Italia. Riccardo Cucciolla (Giuseppe Sanna),di Cerignola, nasconde sotto la coriacea scorza meridionale il suo viscerale antifascismo Nino Vingelli (sergente Manfredonia), Lev Prygunov (Loris Bazzocchi), Peter Falk (tenente medico Mario Salvioni), giovane ufficiale medico, è il tipico gagà napoletano che in guerra si trasforma in uno strano miscuglio di coraggio e di codardia: risponde all’appello dei russi che richiedono l’intervento di un medico per salvare la vita a un compagno ferito e, sulla via del ritorno, viene ucciso dai tedeschi, insieme ai partigiani che lo riportano al campo italiano Grigorij Mikhailov (partigiano), Valerij Somov (Giuliani), Gino Pernice (Collodi), Boris Kozhukhov (un maggiore), Vincenzo Polizzi (il siciliano) |
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TRAMA dal Morandini Le vicende di un reggimento italiano, con soldati provenienti da diverse regioni, sul fronte russo: l'avanzata nel 1941, i difficili rapporti con gli alleati tedeschi, la disastrosa ritirata nell'inverno del 1942-43. Girato sui fiumi Don e Bug, in Bessarabia, a Odessa e a Dniepropetrovsk. G. De Santis (1917-97) persegue la sua idea di cinema popolare, ricorrendo all'impiego dei generi (commedia dialettale compresa) e delle regole per piegarli in senso ideologico e didattico: l'internazionalismo, la divisione per classi e non per nazionalità, l'antieroismo, la solidarietà tra russi e italiani poveri, la denuncia dell'assurdità della guerra. Narrazione rapsodica attraverso quadri ed episodi corali, di un'epica "bassa" impregnata di una costante vena "malincomica" con una pittoresca galleria di personaggi e di macchiette tra cui bisogna citare almeno il tenente medico napoletano di P. Falk, l'antifascista meridionale di R. Cucciolla, il contadino emiliano di L. Prygunov. |
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1941-1943: sono gli anni della campagna
italiana in Russia. Sul treno che trasporta i nostri soldati al fronte
regna un moderato ottimismo, suffragato dal tepore della buona stagione.
Alcuni sono certi di trovar facile gloria nella terra dei soviet. Ma i più
anziani si mostrano scettici al riguardo….I rapporti tra le truppe
italiane e l’esercito nazista sono alquanto tesi. Il soldato Sanna assale
un nazista che vuole impedirgli di dividere il proprio pane coi
prigionieri russi.
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