Il CINEMA DI GUERRA

 " DIVISIONE FOLGORE"

di Duilio Coletti 


Spiacenti - no Java!!!! Get some here Spiacenti - no Java!!!! Get some here

 

      


Regia DUILIO COLETTI
Soggetto UMBERTO BRUZZESE
Sceneggiatura: ALDO BARNI, ORESTE BIANCOLI, MARCANTONIO BRAGADIN, DUILIO COLETTI
ENNIO DE CONCINI, MARCELLO GIANNINI, NINO MANCINI, ANGELO PANNACCIO', ALFONSO VICARIO
Fotografia LUCIANO TRASATTI
Musiche NINO ROTA
Scenografia FRANCO LOLLI 
Produzione ESEDRA CCI
Distribuzione CEI INCOM
Anno 1954


http://www.film.tv.it/scheda.php?film=9824  

 locandine e immagini  sono tratte da

http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/ 

Interpreti e personaggi

Un Terence Hill alle "prime armi"

Un giovane MARIO GIROTTI

(TERENCE HILL)

CARLO BELLINI 
ALDO BUFI LANDI    
FRATE GABRIELE
FERNANDO CECERO 
MONICA CLAY         
MOGLIE DEL CAPITANO
MARIO GIROTTI
(TERENCE HILL) PARACADUTISTA
MARCO GUGLIELMI
TENENTE CORSINI
JOSE' JASPE SALVI
BEATRICE MANCINI 
ETTORE MANNI     
IL CAPITANO
FABRIZIO MIONI   
GIANLUIGI CORSINI
LEA PADOVANI     
MOGLIE DI SALVI
ROSITA PISANO 
CARLO TAMBERLANI 
RENATO TONTINI 
MARIO GIOVANETTI
FAUSTO TOZZI      
IL SERGENTE
DANIELA VICARIO 

 

TRAMA 

Durante la seconda guerra mondiale una schiera di giovani paracadutisti della Divisione Folgore dopo esser stata sottoposta in Italia ad un lungo addestramento viene trasportata, per via aerea, nel deserto libico. I giovani soldati credevano che la loro mèta fosse l'isola di Malta o la zona d'Alessandria: si trovano invece sbalestrati in una regione desertica, dove sono costretti a vivere in buche scavate nella sabbia, e ad affrontare con mezzi insufficienti i munitissimi reparti corazzati inglesi. Si sviluppa così quell'epica lotta, che prende il nome di battaglia di El-Alamein, in cui un pugno di eroici combattenti cerca con ogni sforzo di arrestare o almeno di ritardare l'avanzata dei carri armati del generale Montgomery. La lotta, che è stata tutto un susseguirsi di atti mirabili d'eroismo, che ha visto uomini inermi aggrapparsi ai mostri d'acciaio per appendervi ordigni micidiali, finisce fatalmente con l'annientamento dell'eroica schiera.

CRITICA

"(...) Coletti, insomma, avrebbe dovuto metterci nella condizione di provare nel suo film una ricostruzione meno favolosa e più realistica di quella pagina di storia patria: avrebbe dovuto porre lo spettatore nella condizione di poter esprimere un giudizio sui fatti che vede e su ciò che sta dietro quei fatti. Senza di che, il film, anche se fosse stato fatto meglio di come è fatto, non è altro che un film d'avventura come i tanti che ci giungono dal Hollywood". (Anonimo, "Cinema Nuovo", n. 54 del 10/3/1955).

  <<< due sequenze dal film

 

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