I BERSAGLIERI

E IL CINEMA

 " TU MI TURBI"

di Roberto Benigni 


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Soggetto e sceneggiatura ROBERTO BENIGNI GIUSEPPE BERTOLUCCI
Fotografia
LUIGI VERGA
Musiche
PAOLO CONTE
Montaggio
GABRIELLA CRISTIANI
Scenografia
GIORGIO LUPPI MAURIZIA NARDUCCI
Formato
PANORAMICA A COLORI
Produzione
BEST INTERNATIONAL FILMS
Distribuzione
TITANUS (1983) 
Anno1982

http://www.film.tv.it/scheda.php?film=9824

 locandine e immagini  sono tratte da

http://film.spettacolo.virgilio.it/cinema/ 

Interpreti e personaggi

NICOLETTA AMADIO PRIMA PASSEGGIATRICE
ROBERTO BENIGNI
BENIGNO
CLAUDIO BIGAGLI
IL BERSAGLIERE
NICOLETTA BRASCHI
MARIA
OLIMPIA CARLISI
ANGELO
STEFANO CONSIGLIO
PASSANTE
MARIANGELA D'ABBRACCIO
ANGELO DEL PORTIERE
SERENA GRANDI
ANGELO DELLA SECONDA PASS.
ALESSIO MARCONI
GESU'
CARLO MONNI
GIUSEPPE
GIACOMO PIPERNO
DIRETTORE, IMPIEGATO DI BANCA

 

 

 

TRAMA

PRIMO EPISODIO: "Durante Cristo". Il pastore Benigno è disperato, ha perduto tutte le pecore. Incontra un suo vecchio amico Giuseppe, il quale già ché ha un impegno per cena insieme a Maria, la moglie, domanda a Benigno se può badare al loro bambino (Gesù) qualche ora. Benigno accetta volentieri e trascorre quelle ore giocando con il bambino e raccontandogli a modo suo (la religiosità o la sua interpretazione che Benigni userà in altri film) le parabole e tutto quello che poi Gesù userà nella sua predicazione. In modo maldestro, da prestigiatore si esibisce per i miracoli del pane e del pesce. Da vedere la scena di quando cerca di fare il bagno al bambino e questo cammina sull’acqua della tinozza. Al ritorno dei genitori ritroverà il suo gregge intero. 
SECONDO EPISODIO: "Angelo". Benigno in smoking vaga per la città alla ricerca del suo Angelo custode, che lo ha abbandonato per noia, lo trova in un alberghetto. Fa di tutto per convincerlo a tornare con lui, ma non c'è nulla da fare: l'angelo è innamorato di un altro, il capo. Proprio quando la vicenda sta per avere un finale tragico, Benigno si sveglia: stava sognando. Promette al suo angelo di essere meno noioso per evitare il disamoramento di questo nei suoi confronti, anche perché a differenza di altri il suo angelo è di sesso diverso dal suo e non occorre aggiungere il livello dei rapporti che intercorre fra di loro. (Olimpia Carlisi, l’angelo in una forma smagliante). 
TERZO EPISODIO: "In banca". Benigno vorrebbe i soldi per comprarsi una casa ma non le garanzie per avere un mutuo. Non riuscendo a comprendere il senso dei meccanismi bancari arriva a litigare furiosamente con il direttore della banca (tale Diotiaiuti) e viene portato via a braccia da due gendarmi con Benigno che impreca al direttore ed al suo nome che non ha corrispondenza nella realtà. Da vedere la scena del direttore quando chiede a Benigno se i suoi soldi li ha in-vestiti e se possono servire da garanzia. Benigno fa allora il conto di quello che indossa compresa la biancheria intima e spara una cifra “ridicola”!!!. 
QUARTO EPISODIO: "Le sentinelle". Benigno è un altro Bersagliere montano la guardia all'Altare della Patria. La consegna è assoluto silenzio e immobilità. Assalito da una noia mortale non fa altro che sbeffeggiare il suo commilitone che gli rende alla fine pan per companatico. Monologo, gag...e finale a sorpresa. 

Benigni e la Carlisi  al Festival di Sanremo nel 1980

CRITICA

"Esordio di Benigni alla regia con quattro sketch dal respiro piuttosto corto, comunque animati dalla sua solita vena di laica e irriverente religiosità toscano-popolare" (P.Mereghetti - "Segnocinema") 
"I suoi quattro episodi sono di valore disuguale, ma Roberto Benigni vi si conferma un comico molto sui generis: di rara bravura nei monologhi, quando utilizza la mimica e la voce per moltiplicare le prospettive del racconto, e dargli disegno e colore... " (G.Grazzini - "Cinema '83").

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