(Da
Donna Lucilla Cocci)
http://www.storiaspqr.com/cucinaromana/homecucrom.htm
Ingredienti per 4 persone:
500 gr di cannolicchi rigati
500 gr di pomodori pelati
250 gr di tonno in olio d'oliva
1 cipolla, aglio, prezzemolo fresco, olio di oliva, sale e peperoncino.
Affettate 1/2 cipolla e
tritate uno spicchio d'aglio poi mettete a soffriggere in un po' di olio. Aggiungete un pò di peperoncino e i pomodori pelati e fate bollire per
altri 15-20 minuti. A questo punto scolate il tonno e aggiungete alla salsa. Finite di cuocere per 5 minuti. Lessate i cannolicchi in abbondante acqua salata. Scolate la pasta e
conditela con la salsa ottenuta. Spolverate la pasta in tavola con il prezzemolo tritato.
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«Cor cappello a du' pizzi, cor grugno lungo du' parmi, co' 'na scucchia rivortata 'nsù a uso de cucchiaro, co' no' spadone che nun ce la po' quello der sor Radeschio, e co' le cianche come l'Arco de Pantano, se presenta, Signori mia, Rugantino er duro, nato 'nsto piccolo castelluccio e cresciuto a forza de sventole, perché ha avuto 'gni sempre er vizio de rugà e d'arilevacce».
Buon
appetito
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RUGANTINO
Il suo nome deriva dal verbo romanesco "ruga",
colui che "protesta con arroganza". Rugantino è del Lazio; veste con un cappello rosso, alto, tipo gendarme, ha un colletto
plissettato, una giacca marrone, lunga, orlata di giallo, un panciotto rosso, calze a strisce orizzontali rosse e
gialle (che sia della Roma?), delle scarpe nere con fibbia. E' un
attaccabrighe che spesso si vanta senza averne motivo; è poltrone e crudele; anche quando prende dei ceffoni conserva il suo carattere linguaccione,
irascibile e vanitoso. La sua lingua taglia come un coltello. Il 13 settembre 1848 Odoardo Zuccari
così lo presenta sul primo numero della rivista satirica Rugantino
Lucilla Cocci ci accompagna in un viaggio esplorativo nella cucina romana o meglio romanesca.
Sarà un viaggio all'interno dei suoi sapori e delle sue tradizioni un tuffo nei suoi piatti più importanti, quelli che l'hanno resa famosa in tutto il mondo.Non si disdegnerà un salto nella storia più antica, con una celebrazione dei gusti che facevano impazzire anche gli antichi romani, ma il centro di questa rubrica è rappresentato da quei gusti che ancora oggi fanno impazzire i romani moderni così come facevano impazzire i loro
padri e i loro nonni.
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