"Il mare, dove la natura è prodiga di bellezze e di ricchezze, mi offre stimoli e sensazioni sempre nuove. Qui pullula una vita di migliaia di esseri, mirabili e stupendi, ricchissima, complessa, insospettabile e tragica nell'intrico delle sue ferree leggi, Qui, nel silenzio, si scopre il fascino dell'ignoto in un'inebriante esplosione di colori. Alla domanda perché prediligo dipingere il mare, posso rispondere che in questo mondo fantastico i miei fiori - dai colori meravigliosi e irreali - sono gli anemoni, gli spirografi, le gorgonie, le retepore, i coralli. Le mie campagne sono le praterie di posidonie - ondeggianti come un campo di grano mosso dal vento - dai riflessi cangianti e mutevoli come in un mondo favoloso. Nei miei paesaggi, con visioni dell'infinito, campeggiano i grandi massi con antri che io chiamo cattedrali, piene di vita e di colori, mentre le grotte, che mi attraggono in modo particolare, illuminate, mi svelano miriadi di esseri ed infinite tonalità cromatiche"(da Intervista a Francesco Rocco a cura di Giancarlo Sergio).