PRIMA

Prima che s’accenda
la prima luce
s’incendia l’immenso
con le sue nuvole
rosso sangue sparso
nell’indaco dorato.

La clessidra si ferma
mentre una faina furtiva
di ramo in ramo
di castagno in pino
smuove le fronde
e fa volteggiare
nell’aria frizzante
vecchie foglie secche.

Poi spuntano le faci
in lontananza nel buio
che a balzi repentini
e lunghe ombre
avanza e tutto invade.

Le luci occhieggiano,
rispondono al fruscio
delle stelle e all’improvviso
come lucciole danzano
alla tramontana che folle
scuote gli alberi.

Tu guardi e sorridi
e ti meraviglia
la candida luna
amante misteriosa,
che con cura s’appresta
a notturni assalti.