Le alterazioni della memoria
di Marco Lupo


In un certo senso a caratterizzare le figure femminili è l'archetipo della donna madre, colta nel momento del riposo su una foglia di ficus, in un giardino con il figlio in braccio, in un'indefinita cucina con una caffettiera che esplode nel vuoto tra margherite e scarabocchi incomprensibili, tracciati con mano ferma da un bambino capriccioso e pieno di immaginazione.
La dimensione onirica di Marco Lupo presenta l'angoscia del tempo che non passa senza lasciare traccia. Ciò lo si evince dall'espressione smarrita della donna con il bambino quasi sorpreso davanti al proliferare della natura, o dal volto stupito del chitarrista biondo sperduto tra le note musicali aleggianti su uno sfondo che dall'oscuro tormento dell'anima va verso la luminosità in un rincorrersi di gradazioni cromatiche.