Si può dire che lei fugge il mondo rumoroso degli uomini per rifugiarsi nel silenzio degli abissi marini?
E' proprio nel "silenzio" dell'ambiente acqua, capace di allontanarmi sempre più dal rumoroso e caotico mondo soprastante, che mi sento libero e mi spingo ad osare nella ricerca del bello e del puro, avvolto in un inconscio richiamo di vita amniotica. Ma se pur brevi le permanenze nel mondo sommerso, sono sufficienti a farmi desiderare il ritorno in questo universo, ancora pulito, per vivere i momenti più esaltanti, in uno straordinario lirismo, che altri pittori difficilmente affrontano e vivono. E' da questo mondo, con l'angoscioso pensiero che le catastrofi biologiche potranno distruggere molto presto, che io lancio l'allarme per salvare quel mare, luogo antico, azzurro e puro, da cui è nata la vita, il mistero delle prime leggende.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Progetti per il futuro non ne ho.
Il lavoro quotidiano mi impegna costantemente per migliorare le mie opere che poi esporrò in gallerie d'arte.
Forse avrei un progetto che credo sia irrealizzabile e cioè organizzare una grande mostra collettiva, da ripetere in varie città, che avesse come tematica "Il mondo sommerso", con la partecipazione di pittori che, come me, amano e dipingono il mare.